Tutti gli incontri terminati anzitempo dalla Roma
Il malore occorso a Evan Ndicka a Udine è stato il primo problema di salute, accaduto durante una partita disputata dalla AS Roma, che ha portato alla sospensione definitiva dell’incontro. Un evento occorso otto volte nella nostra storia per cause diverse e legate non solo a questioni di campo.
La primo match chiuso anzitempo risale al lontano maggio 1943, semifinale di Coppa Italia al Filadelfia di Torino. Tra la Roma campione d’Italia ed il Torino che si apprestava a succederle accadde di tutto. Nella ripresa, sul punteggio di 1-1, l’arbitro Pizziolo di Firenze convalidava la seconda rete dei granata nonostante la palla non avesse superato la linea di porta e il guardalinee sbandierato per una posizione di fuorigioco. Ne nasce un parapiglia di cui fece le spese Amedeo Amadei, squalificato a vita e poi amnistiato, accusato ingiustamente di aver colpito l’assistente. Alla ripresa del gioco i giallorossi si rifiutarono di continuare restando immobili, scatenando la reazione del pubblico e costringendo l’arbitro a decretare lo stop con conseguente vittoria a tavolino del Torino.
Sempre animi agitati, ma questa volte sugli spalti del Brumana di Bergamo, portarono alla definitiva sospensione della partita tra Atalanta e Roma il 19 Gennaio 1969. Reiterati tentativi di invasione di campo dei tifosi nerazzurri indussero l’arbitro Toselli di Cormons a terminare frettolosamente, dopo aver dovuto sospendere per due volte l’incontro per le intemperanze dei tifosi di casa. Tanto che il giudice sportivo accertò l’oggettiva impossibilità dei giocatori ospiti di poter disputare gli ultimi 15′ di gioco, decretando così la vittoria della squadra di Helenio Herrera.
Nella stagione successiva, il 7 settembre 1969, il derby con la Lazio si chiuse a pochi minuti dalla fine a causa di problemi all’impianto di illuminazione con i giallorossi in vantaggio grazie alla rete di Peirò. Alla fine le reti a referto furono due in quanto venne riconosciuta l’oggettiva responsabilità dei biancocelesti.
Negli anni 80 per ben due volte calciatori giallorossi furono vittime di problemi di salute in campo portando a delle sospensione che però durarono il tempo necessario per i soccorsi. La prima in occasione del petardo che colpì Franco Tancredi a Milano il 13 dicembre 1987 e, in seguito, per il problema cardiaco di Lionello Manfredonia a Bologna il 30 dicembre 1989.
Per ritrovare una interruzione definitiva bisogna arrivare al 21 marzo 2004, ancora una volta in occasione di una stracittadina. Il derby Lazio-Roma venne interrotto prima dell’inizio del secondo tempo dall’arbitro Rosetti per via degli incidenti tra le tifoserie e le forze dell’ordine scatenate dalla falsa notizia della morte di un giovane tifoso. La gara, in quel momento sullo 0-0, verrà rigiocata un mese dopo terminando una rete pari.
E’ dello stesso anno, precisamente 15 settembre 2004, l’episodio che vede invece coinvolto l’arbitro Anders Frisk, colpito da una monetina al rientro negli spogliatoi alla fine del primo tempo della gara, valevole per i gironi di Champions League, tra la Roma di Rudi Voeller e la Dinamo Kiev. Il direttore di gara svedese decise per l’interruzione della gara (in quel momento sullo 0-1) e il conseguente 0-3 a favore degli ucraini.
Nelle tre successive circostanze, a non consentire la naturale conclusione degli incontri, è stato sempre lo stesso colpevole: il meteo.
Al Dall’Ara, nel gennaio 2011, la sfida contro il Bologna dura lo spazio di 16′, il tempo necessario all’arbitro Banti per capire che su un campo completamente innevato fosse impossibile giocare. Il recupero si tenne un mese dopo: vittoria di misura con rete di Daniele De Rossi.
Il 2 febbraio 2014 l’incontro tra Roma e Parma dura ancora di meno per l’impraticabilità del terreno dovuta all’acquazzone abbattutosi sull’Olimpico (recuperata nel mese di aprile con risultato finale 4-2).
Infine, il14 gennaio 2012, Catania-Roma si chiude dopo 69 minuti di gioco sul risultato di 1-1, con le reti di De Rossi e Legrottaglie, quando Tagliavento, incalzato da Luis Enrique, manda tutti negli spogliatoi del Massimino ancora causa pioggia . La mezz’ora rimanente verrà recuperata un mese dopo senza cambiamenti nel punteggio.