RASSEGNA STAMPATOP

Pellegrini: “Ora stiamo bene e corriamo per essere felici”

(CORRIERE DELLO SPORT) A un certo punto nemmeno la scia inebriante del suo profumo, che aveva invaso la sala, lo ha difeso dalle emozioni: Lorenzo Pellegrini ha cominciato a muoversi sulla sedia, commosso, quando ha risposto «senza rispondere» alla domanda più piccante, quella sui mesi tribolati che hanno condotto all’esonero di Mourinho.

Nel susseguirsi di voci e di indiscrezioni, più o meno fondate e imparziali, agli occhi del popolo il capitano è parso il principale responsabile, con tanto di fischi all’Olimpico. E questo a lui, che si è presentato per la prima volta in conferenza stampa dalla finale di Budapest di undici mesi fa, ha fatto male: «Posso solo dire che io non mancherei mai di rispetto alla Roma, che è la mia vita. Qui sono considerato una persona trasparente, perché non mi tiro mai indietro. Quello che ho fatto e che farò sarà sempre per il bene della Roma».

Non vuole tornare sui litigi con Mourinho, sulle accuse infamanti di Corona. Preferisce godersi De Rossi e il presente, che ha consacrato la sua ripartenza calcistica: «Se sono rimasto zitto in questi mesi è perché ho avuto due infortuni e ho preferito concentrarmi sulla mia salute fisica e mentale. Ma a Trigoria la mia presenza non è mai mancata. E questo lo sanno tutti. Quanto a Daniele, ho sempre pensato che sarebbe diventato un grande allenatore. Ma non mi sarei aspettato che si dimostrasse già così bravo e preparato: ora tutti ci butteremmo in un fosso o nel fuoco per lui». Ecco la differenza che inconsciamente si è manifestata nello spogliatoio. Per Mourinho, soprattutto in questa stagione, in pochi si sarebbero sacrificati senza condizione. (…)

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