RASSEGNA STAMPATOP

De Rossi il saggio: ferma il match e corre da Ndicka

(CORRIERE DELLO SPORT) «Dai, oh, sbrigatevi». Daniele De Rossi ha capito al volo che non si trattava di un banale incidente di gioco. Si è sbracciato, ha urlato, ha sentito addosso il dolore. Voleva fare qualcosa di utile, voleva un miracolo che cancellasse la scena. Ma nemmeno i tempestivi soccorsi lo hanno calmato.

Quando N’Dicka è uscito in barella, ha chiesto all’arbitro Pairetto di rientrare negli spogliatoi «per capire come sta». Con lui è andato Mancini, che era in panchina. Dopo pochi minuti i due sono usciti, per niente sereni. De Rossi si è allora avvicinato al collega dell’Udinese, Gabriele Cioffi, che gli ha dato la disponibilità ad «aspettare quanto volete per riprendere la partita».

Ma i giocatori della Roma erano scossi, per usare un eufemismo. Aouar, il compagno di stanza di N’Dicka sin dal ritiro estivo, si è messo le mani nei capelli e si è affacciato al tunnel, sperando di ricevere buone notizie. Era disperato. Ma anche gli altri erano sconvolti: avevano smarrito la concentrazione e la spensieratezza che sono un presupposto fondamentale dello sport. (…)

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