RASSEGNA STAMPATOP

Bruno Conti: “De Rossi grande uomo e mai banale. Si sta dimostrando un allenatore vero”

Il responsabile del settore giovanile giallorosso, Bruno Conti, ha rilasciato un’intervista per il Corriere della Sera. Tanti gli argomenti tra cui anche Daniele De Rossi. Queste le sue parole:

Lei ha debuttaio in A 19enne, 50 anni fa. Era già pronto o fu Lidholm a buttarla nella mischia?
“Non mi sentivo pronto, ma il Barone me lo disse all’ultimo, fu questo il segreto”.

La Roma è ancora parte della sua vita, un caso unico.
“Soprattutto se penso che ho realizzato il sogno di mio padre, che era un tifoso romanista e ha cresciuto sette figli. Ho giocato, allenato i ragazzi, la prima squadra, ho fatto II direttore tecnico e del settore giovanile: quando potevo essere d’aiuto non mi sono mai tirato indietro”. (…)

Lei è stato campione del mondo, ma ha sbagliato un rigore chiave in finale di Coppa dei Campioni, per giunta a Roma: un campione ricorda di piu i momenti di gioia o quelli brutti?
“Nessun italiano in tre anni consecutivi ha vinto Mondiale, scudetto e Coppa del Campioni e io ci sono andato molto vicino. Ma lo sport è fatto di gioie e dolori: questi te li porti dietro, bisogna accettare le sconfitte e reagire, perché il calcio bello comunque”.

Con De Rossi allenatore cosa è cambiato?
“Per me Daniele è sempre stato un allenatore in campo, per l’intelligenza tattica e per le scelte che faceva: quando vedevo Ancelotti in campo avevo la stessa sensazione. Poi è un grande uomo, mai banale: ha preso la squadra in un momento delicato e si sta dimostrando un allenatore vero, preparato in tutto. Sono contentissimo per lui”.

C’è un ragazzo del settore giovanile delia Roma su cui non avrebbe scommesso e che invece è arrivato in alto?
“Politano era considerato come me, troppo gracile. Nessuno ci credeva invece è arrivato dove è arrivato. Ma quello che mi ha dato più soddisfazione di tutti è proprio De Rossi: lo avevamo preso come attaccante, poi è stato spostato in mediana ed è diventato grande. Anche per questo vederlo oggi sulla panchina della Roma è speciale”.