Roma, si taglia. Prestiti e addii: così gli ingaggi possono calare di 50 milioni
(GAZZETTA DELLO SPORT)
Cinquanta milioni lordi di risparmi. Anzi, anche qualcosa in più, esattamente 51,2. Una cifra che vale quasi come gli introiti di una partecipazione media alla Champions League (con qualificazione alla fase ad eliminazione diretta). È quanto la Roma potrebbe mettere a bilancio (inteso come risparmio) nella prossima stagione se dovesse dire addio a tutti quei giocatori che attualmente sono in bilico.
In tutto dieci, tra prestiti (Lukaku, Huijsen, Sanches, Kristensen, Angeliño, Azmoun e Llorente) e contratti in scadenza (Spinazzola, Rui Patricio e Boer). Dieci contratti mediamente pesanti – tranne quelli dei due baby Boer e Huijsen – che potrebbero alleggerire (e anche di molto) le casse societarie. Certo, poi ci sarebbe da sostituirli quei dieci giocatori lì, ma probabilmente con dei calciatori che guadagnino cifre inferiori. (…)
Chi andrà sicuramente via sono Rui Patricio (in scadenza, risparmio di 5,1 netti senza Decreto Crescita) e Kristensen (3,7), mentre la Roma sta facendo dei ragionamenti su Llorente (che avrebbe un impatto di 5 milioni lordi) e Azmoun (3,1, tra l’altro l’iraniano è rimasto in nazionale, a Trigoria stanno valutando quando farlo rientrare dopo l’infortunio al ginocchio), per cui però servirebbero anche 12,5 milioni per il riscatto.
Infine è ai saluti anche Boer (0,4) e molto probabilmente pure Huijsen (1,4 lordo il suo ingaggio, ma è destinato a lievitare), che la Juventus è intenzionata a riportare a casa o per puntarci su o per finanziare la rosa futura con il trading. A conti fatti, quei 51,2 milioni di euro per la Roma sarebbero ossigeno puro.