Roma, dirigenti in procura: si indaga sui tesserati che ricevettero il video hot
(IL MESSAGGERO) Il procuratore federale Giuseppe Chinè è intenzionato a chiudere in fretta la vicenda attorno al Sexy gate della Roma. Per questo ieri pomeriggio ha ascoltato il dirigente Vito Scala, ex braccio destro di Francesco Totti, e si appresta in queste ore a convocare anche la Ceo, Lina Souloukou, prima di stringere il cerchio definitivamente sul caso ascoltando il giovane calciatore della Primavera che ha materialmente rubato il video hard dal telefonino della dipendente licenziata (con il fidanzato) in seguito alla diffusione delle immagini.
Obiettivo della giustizia sportiva è capire se e quali tesserati abbiano violato il codice di comportamento etico che si basa sui principi di lealtà e correttezza. Se così fosse, dirigenti, atleti (anche i calciatori della prima squadra poiché il video ha avuto una diffusione virale) e lo stesso Club rischiano sanzioni pecuniarie, squalifiche e penalizzazioni.
Le domande a Vito Scala, manager giallorosso tuttofare e punto di riferimento per gli spogliatoi, accompagnato da Antonio Conte, avvocato della Roma, sono state incalzanti in quasi un’ora di colloquio.