I numeri di DDR alla prova dei derby
Primo fine settimana di “riposo” per Daniele De Rossi da quando, lo scorso 16 di gennaio, ha assunto la guida tecnica dei giallorossi. Due mesi di calcio e forti emozioni. Un lasso di tempo sufficiente a trasformare Daniele in mister De Rossi e gettare una nuova luce sul suo futuro e quello della Roma. Prospettive fondate non solo sull’entusiasmo che il suo arrivo ha saputo suscitare dentro e fuori Trigoria ma sui numeri di una squadra in grado di cambiare marcia in un momento decisivo della stagione.
Ben 13 le partite disputate dal suo arrivo di cui 9 in campionato e 4 in Europa League, con un bilancio decisamente positivo in entrambe le competizioni. In serie A, dopo il successo all’esordio contro il Verona, ha fatto bottino pieno contro Salernitana, Cagliari, Frosinone, Torino, Monza e Sassuolo mentre ha pareggiato contro la Fiorentina al Franchi e perso contro l’Inter in casa seppur senza sfigurare di fronte alla capolista. Una media di 2.44 punti a gara, nettamente superiore a quella del suo predecessore (1.45). Confronto chiaramente per ora parziale nonostante, contro le stesse avversarie, nel girone d’andata Mourinho aveva raccolto 15 punti contro i 22 del suo successore. La differenza sostanziale nella media dei punti dipende, fondamentalmente, dal rendimento lontano dall’Olimpico dove sono arrivate 3 vittorie (e 1 pareggio) mentre erano state solo due con il tecnico portoghese in panchina. DDR ha ereditato la Roma al 9° posto, a -5 dal quarto occupato allora dalla Fiorentina. Ora i capitolini sono in quinta posizione, con un ritardo di 3 punti dal Bologna e un vantaggio di 4 sull’Atalanta sesta (una partita da recuperare).
In Europa battesimo del fuoco contro il Feyenoord pochi giorni dopo la sconfitta contro l’Inter. Pareggio in rimonta all’andata come al ritorno per poi superare il turno ai rigori. Decisamente più agevoli gli ottavi contro il Brighton grazie al poker rifilato agli inglesi tra le mura amiche. Un risultato che ha reso indolore la seconda sconfitta della gestione De Rossi subita all’Amex Stadium.
Un percorso vincente nel quale è stata evidente la mano del tecnico e del suo staff nel riuscire a lavorare sull’aspetto tattico e su quello mentale, rivitalizzando diversi elementi, su tutti Lorenzo Pellegrini e Mile Svilar. Il Capitano sotto la gestione Mou aveva siglato solo 2 gol (più uno in Europa League), con l’arrivo di De Rossi è stato decisivo nella rincorsa alle posizioni di vertice con 5 reti e 3 assist in 9 partite (più uno in EL). Merito di una posizione in campo più adatta al giocatore ma sicuramente anche di una ritrovata condizione fisica. Tutta farina del tecnico invece l’esplosione del portiere serbo, una scommessa sicuramente vinta dall’ex centrocampista di Ostia.
Numeri che saranno messi alla prova in un mese di aprile segnato dai derby da disputarsi sia in campo nazionale, il 6 contro la Lazio, sia in Europa League contro il Milan (11-18). Inoltre la Roma sarà attesa nelle trasferte di Lecce (1 aprile), Udine (14) e Napoli (28) e incontrerà il Bologna all’Olimpico (22).