RASSEGNA STAMPATOP

Roma, che peccato

(IL TEMPO) La Roma esce a testa alta dalla sfida contro l’Inter che non si ferma e lascia indenne l’Olimpico allungando in classifica aspettando la Juve che gioca domani. Eppure la capolista con Inzaghi in tribuna ha rischiato e non poco, almeno fino a un certo punto di una partita che la Roma di De Rossi ha giocato senza paura. Partita fortissimo, è andata sotto a causa di un gol discusso e concesso solo dopo lunga osservazione delle riprese Var. Poi il governativo Guida un giorno ci spiegherà come un giocatore attaccato al portiere, nell’area piccola, si possa considerare: ininfluente. Probabilmente avrebbe cambiato poco nella dinamica della serata, tanto più che la beffa non ha fermato la crescita della Roma.

Anche li la Roma, sotto il diluvio incessante della Capitale (nota di merito al manto dell’Olimpico che nonostante l’acqua ha tenuto), è rimasta in gara andando vicinissima al pareggio. Due errori clamorosi sotto porta del grande ex della gara Lukaku hanno fatto sfumare il sogno. Risultato troppo duro per quello che si è visto in campo: ma se l’Inter era arrivata a Roma con 18 successi nelle ventitre gare giocate fin qui un motivo ci sarà pure.

Per la Roma il bilancio è in chiaroscuro: perdere cosi fa male, seppur contro l’Inter capolista, ma i segnali di risveglio sono innegabili. Piacciono il nuovo approccio alla gara imposto da DDR. Il gioco che va molto più in verticale e i nuovi innesti sembrano dare risposte positive. Il ragazzino in difesa (Huijsen) ha davanti un futuro assicurato e De Rossi che di calcio capisce lo ha già messo al posto a Llorente. Angelino benino (peccato per l’autogol), molto bene l’ingresso di Baldanzi
Il segnale generale, risultato a parte, è comunque positivo e i giallorossi si avvicinano all’impegno di coppa con rinnovata fiducia. Prima la trasferta in Olanda a casa del Feyenoord poi tutti a Frosinone per riprendere la rincorsa.