FROSINONE-ROMA 0-3. Il “Pagellario” di Franco Bovaio
Svilar 8
Due grandi parate su Soulè (strepitosa, in tuffo) e Kaio Jorge (gran riflesso in mischia). Esce sempre in presa alta facendo capire a tutti che l’area di rigore è di sua proprietà, come deve fare un portiere col suo fisico. Sulla vittoria c’è la sua firma, perché quelle parate le ha fatte sullo 0-0. Titolare sempre, da ora in poi.
Kristensen 5
Timido e impacciato. Prestazione insufficiente.
Mancini 6,5
Grintoso e determinato come sempre. A differenza di alcuni suoi compagni gioca bene entrambi i tempi.
Huijsen 7
Un gol da 10 e alcuni disimpegni difensivi disattenti e svagati da 4. La media fa 7. Ma è un difensore e quegli errori, là dietro, non deve farli. Normalmente, però, da lui non ci si aspetta neanche quel gol alla C.Ronaldo con cui sblocca la partita e spiana la vittoria alla Roma, che fino a quel momento stava soffrendo.
Angelino 6
Una partita senza infamia e senza lode. Sufficiente.
Paredes 8
Il migliore insieme a Svilar. Detta i tempi, non sbaglia un passaggio, trasforma il rigore con sicurezza. Un vero volante da calcio sudamericano nella Roma di quel De Rossi che, nella sua Argentina, ha chiuso la carriera e che a lui si affida moltissimo.
Cristante 6
Incerto e lento nel primo tempo, ma poi gioca una partita in crescendo, nella quale cerca il gol con i tiri da fuori. Da uno di questi nasce il raddoppio di Azmoun.
Baldanzi 6
Peperino imprendibile, fraseggia bene con i compagni, a tratti anche troppo velocemente. Si procura il rigore con un tiro che forse, senza la mano di Okoli, sarebbe finito in porta.
Azmoun 6,5
Male nel primo tempo da supporto a Lukaku, molto bene nel secondo da punta centrale al posto di quest’ultimo. Segna da vero opportunista il 2-0 ed offre un gran supporto alla manovra offensiva giallorossa.
El Shaarawy 6
Male nel primo tempo, cresce nella ripresa. Dall’inizio alla fine non si risparmia mai e lo premiamo per questo con la sufficienza.
Lukaku 5
Brutta partita. A parte un diagonale all’inizio parato, poi non si è visto mai. Ha sbagliato anche qualche passaggio e qualche controllo.
Pellegrini 6
Il suo ingresso riequilibra numericamente il centrocampo, nel quale Cristante e Paredes, nel primo tempo, erano spesso in inferiorità rispetto agli avversari.
Llorente 6
Entra con la sicurezza del veterano.
Celik 6
Sufficiente in copertura. D’altronde fa il difensore.
Aouar e Smalling sv
Si rivedono in campo e qualcuno grida al miracolo.
De Rossi 7
Scelte tutte indovinate. A cominciare dal portiere e da Huijsen, che con i due peperini del Frosinone (Soule e Kaio Jorge) è cresciuto nelle giovanili della Juve e, dunque, sa come prenderli e marcarli. Poi, con i cambi dell’intervallo si prende la responsabilità di togliere Lukaku (mica uno qualsiasi), ribalta la squadra, e cambia la partita in suo favore, approfittando anche del calo fisico del Frosinone, che non poteva continuare a correre come nel primo tempo. Ma lui, forse, sapeva e prevedeva anche questo quando diceva a Paredes di prendere in mano il gioco dei suoi. La sua Roma, in campionato, ha sempre segnato più di due gol a partita, ma ha spesso giocato un tempo bene e uno no. Deve migliorare in questo.