EDITORIALE. Sarà la Roma di De Rossi, parola del “Sir” Maestro
La vittoria contro il Cagliari, terza consecutiva in panchina per Daniele De Rossi, chiude la fase di riscaldamento del nuovo corso come giustamente sottolineato da Claudio Ranieri, maestro di calcio e di Roma, al termine della convincente vittoria sui sardi.
La fase uno del processo di normalizzazione affidato a DDR è sicuramente riuscita e risulta evidente la mano dell’allenatore nel recupero di alcuni elementi. Allo stesso modo non si può non notare come la transizione tra i due allenatori sia avvenuta con l’abbrivio di un calendario favorevole, permettendo così alla nuova conduzione tecnica di avere il tempo per lavorare e la possibilità di poter testare le proprie idee contro avversari abbordabili.
Se un cambio andava fatto, di certo la tempistica è stata giusta e di questo va dato merito alla dirigenza romanista.
Contro Verona, Salernitana e Cagliari, oltre alle novità tattiche, a colpire è stato il cambiamento nell’approccio mentale della squadra, capace di mettere sul campo le proprie qualità tecniche prima di quelle caratteriali.
Un atteggiamento che verrà messo a dura prova nelle prossime due sfide in programma contro Inter e Feyenoord, partite nelle quali non sarà il tasso tecnico a far pendere la bilancia a nostro favore. Saranno necessarie cattiveria agonistica, concentrazione e voglia di andare oltre ai propri limiti, qualità che sono state alle base delle fortune romaniste nelle ultime due stagioni.
Se il gruppo sarà in grado di dare risposte convincenti in questa direzione, metabolizzando i cambiamenti dell’ultimo mese come un passo in avanti invece di un ritorno al punto di partenza, allora cambierà il senso stesso dell’arrivo del nuovo allenatore e, di conseguenza, gli scenari futuri oltre a quelli della stagione in corso. D’altronde se Daniele De Rossi è realmente un predestinato, come affermato da Claudio Ranieri, quel destino non può che essere a tinte giallorosse: parola del Sir Maestro!