QUANDO IL DERBY VALE UNA COPPA
Quello in programma mercoledì alle ore 18 all’Olimpico – arbitro Orsato, diretta in chiaro su Italia1 – sarà il 21° derby di Coppa Italia il cui bilancio, ad oggi, sorride ai giallorossi (11 vittorie, 3 pareggi, 6 sconfitte).
Il primo si disputò allo Stadio Nazionale nel gennaio del 1936 e uscimmo sconfitti per 2 reti a 1 venendo eliminati agli ottavi di finale.
La rivincita si consumò il 16 maggio del 1943 quando la Roma campione d’Italia si impose, sempre per 2-1 (reti di Kriezu e Dagianti), guadagnando l’accesso alla semifinale contro il Torino. Quella al Filadelfia fu una gara segnata da numerose sviste arbitrali e sfociata in una rissa al termine della quale venne ingiustamente sanzionato Amadei, in un primo momento squalificato a vita.
Nel dopoguerra la prima stracittadina giocata nell’impianto del Foro Italico si tenne nel 1958. Le compagini allenate da Nordahl e Bernardini si affrontarono due volte, tra giugno e luglio, nel girone di qualificazione; vittoria della Lazio 2-3 e pareggio per 1-1 nel confronto tra i cannonieri Da Costa e Tozzi.
Gli anni 60 furono ad appannaggio dei Lupi, capaci di imporsi in tutti e tre gli incontri disputati.
Il 25 aprile del 1962 non bastarono 120 minuti a decidere una sfida nella quale il club che porta il nome della città si presentò privo dei suoi azzurri, impegnati con la Nazionale ai Mondiali in Cile, di fronte a una Lazio relegata in seconda serie e decisa a dare battaglia nell’unico incontro di cartello della stagione. A quei tempi il rigorista era solo uno e Manfredini superò 6 volte Pezzullo mentre Fabio Cudicini ne parò 2 a Longoni. La Roma venne poi eliminata nei quarti dal Napoli, divenuta l’unica compagine di B ad aggiudicarsi la competizione.
Ancora una volta arrivò la stracittadina a svegliare le due squadre dai languori estivi l’8 settembre del 1968. Incontro valevole per il primo turno del girone eliminatorio e deciso da una prodezza di testa di Ferrari dopo otto minuti. Un successo che costituì, per i ragazzi di Helenio Herrera, il primo passo verso la conquista della seconda coccarda tricolore nella nostra storia.
L’ultimo incontro del decennio si svolse esattamente 12 mesi dopo e successe di tutto. Pali, rigori sbagliati, espulsioni ma non solo. Mentre la Roma era impegnata a difendere il vantaggio raggiunto con Peirò al 35′, lesto a ribattere in rete una corta respinta di Di Vincenzo su tiro da fuori area di Capello, a 3′ dalla fine si spegnevano le luci per un guasto all’impianto e l’arbitro Lo Bello decretava la sospensione. Il match verrà convalidato con il risultato a tavolino di 2 a 0 in nostro favore per responsabilità oggettiva degli ospitanti.
Nuovo decennio e ancora un derby di Coppa nel mese di settembre. La sfida tra gli strateghi argentini Herrera e Lorenzo si risolse a favore del Mago, questa volta sul campo, con il risultato di 2-0. Apriva l’incontro l’autorete Di Wilson e lo chiudeva Roberto “Bob” Vieri nella ripresa, infilando un potente rasoterra.
La Lazio ritrovò la vittoria il 29 agosto del 1971 in una giornata segnata da eccessiva animosità in campo e sugli spalti. L’affermazione di misura veniva decisa dalla rete di Chinaglia e dalle tante parate di Bandoni.
Il primo pareggio a reti bianche è invece datato 9 settembre 1973 davanti a un Olimpico da record con quasi 90.000 presenze sugli spalti.
Sono i nostri i colori a sventolare più in alto nella stagione successiva in virtù di una rete di Pierino Prati, che insaccava di testa su cross di Morini nella ripresa, mettendo a dura prova la tenuta delle strutture dell’Olimpico. Una vittoria speciale di fronte e Chinaglia e compagni, la prima con il Barone Liedholm sulla panchina romanista.
Bisognerà attendere 10 anni e un altro allenatore svedese per rinnovare il duello. L’unico incontro di un decennio nel quale siamo stati soli nel rappresentare il calcio capitolino si è disputato il 9 settembre 1984. Finì con l’affermazione della Roma allenata da Sven Goran Eriksson per 2 a 0; segnature nel secondo tempo di Iorio, su rigore, e del giovane Di Carlo di fronte a una Lazio in procinto di salutare ancora una volta la SerieA.
L’allenatore svedese nella successiva stracittadina condurrà i biancocelesti nel confronto valevole per i quarti (6-21 gennaio 1998) finito, per i giallorossi, con una sconfitta nella gara di andata come in quella di ritorno.
E’ invece l’undici guidato a Fabio Capello a staccare il biglietto della finale in palio nel doppio confronto inaugurale del nuovo millennio (stagione 2002-2003). Il 5 febbraio la Roma di capitan Totti la sbloccava dopo una decina di minuti con il colpo di testa di Cassano su cross di Cafu. La Lazio andava vicina al pari, ma a raddoppiare ci pensava Emerson con una botta dalla distanza. Nella partita di ritorno decisiva risultava la rete di Montella su errore di Marchegiani.
Ulteriore capitolo nel gennaio 2011: il “Derby della legalità” passato alla storia perché disputato senza tifosi in Tribuna Tevere. Nell’incontro a gara unica valevole per i quarti ad imporsi è di nuovo la Roma guidata da Daniele De Rossi. Succede tutto nella seconda frazione con un rigore a testa (Borriello ed Hernanes) prima della rete decisiva di Fabio Simplicio.
Nell’ultimo decennio due sono stati gli incroci e la sorte ha sorriso ai laziali usciti vincitori dalla finale del 2013 e dal doppio confronto in semifinale quattro anni dopo.
E’ arrivata l’ora di invertire la rotta per i ragazzi di Josè Mourinho, chiamato a mettere la propria impronta su una competizione nella quale è giunto il momento di ritornare ad essere protagonisti.