De Rossi vince la prima: tre punti firmati Lukaku e Pellegrini
(IL TEMPO) Con Mourinho nel cuore e De Rossi negli occhi, la Roma vince la prima dell’era DDR all’Olimpico contro il modesto Verona, tra i cori malinconici per lo Special One che ha appena lasciato la scena, l’abbraccio all’ex capitano e qualche fischio ai giocatori. La tifoseria non dimentica, ma guarda avanti e ha già trovato un nuovo condottiero pronto a buttarsi nelle fiamme per questa maglia. Gli altri (la squadra) un po’ meno e non ha infatti ancora ricevuto l’assoluzione totale dal pubblico giallorosso. Anche perché quello col Verona è un test veritiero fino a un certo punto. Mezz’ora nella quale la cura De Rossi sembrava aver trovato miracolosamente l’effetto voluto e l’alchimia giusta per rimettere in piedi questa squadra: due gol, qualità giocate di prima e una buona intensità. Poi una ripresa in calo, pauroso, con i giallorossi che salvano la pelle solo per la poca perizia di Djuric che sbaglia un rigore generoso concesso dall’arbitro Sacchi. (…)
Ma alla fine la Roma ce l’ha fatta, ha portato via l’intera posta, ributtando la palla della crisi oltre la rete e guadagnando un po’ di tempo per lavorare. Perché è chiaro che questo gruppo, così come era stata abituato, non ce la fa a tenere il ritmo richiesto dal nuovo allenatore per novanta minuti. Serviva un segnale ed è arrivato, ma la strada che porta fuori dal tunnel della crisi è ancora lunga e tutta in salita.
Ora sette giorni veri di lavoro, intenso a testa bassa con in mezzo l’amichevole a Riad, cercando anche di recuperare qualcuno (ieri nuovi stop per Spinazzola). Poi lunedì 29 a Salerno ci sarà forse quello che potrà essere definito il primo vero test per la nuova Roma targata De Rossi.