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DE ROSSI: “Se fai un possesso palla lento non tiri mai in porta. Pellegrini degno capitano di questo gruppo”

Al termine del match vinto a Salerno, Mister De Rossi ha parlato ai microfoni di Dazn. Queste le sue parole:

Cosa ha detto alla squadra all’intervallo?
“Ho detto quello che avevo detto dopo la partita contro il Verona. Se fai un possesso palla lento non tiri mai in porta e se non tiri perdi parecchie partite. Se invece domini il giochi e imbuchi allora siamo una squadra veramente forte. Dobbiamo lavorare nel capire i momenti della partita”.

Ha indicato Svilar dopo il gol di Dybala: c’era un’indicazione riguardante il rigore?
“Faccio lo scemo con i ragazzi in panchina perché li voglio coinvolgere. Gli ho detto ‘Dybala segna’ e lui ‘Certo che lo segna, è Dybala’ e poi ha segnato. Una scemenza”.

È mancato l’1 contro 1 alla Roma?
“Sì, nel calcio vanno vinti i duelli. È tutto lì. Poi diventa troppo filosofico. Se i ragazzi non vincono i duelli è colpa mia che devo metterli in condizione di farli. Quando riuscirò a far capire che bisogna riconoscere i momenti della partita allora faranno la differenza palla al piede. Poi i duelli li vincono perché sono forti e hanno qualità. Quando riuscirò a fargli capire che i momenti della partita vanno conosciuti poi faranno la differenza come hanno fatto sempre”.

Soddisfatto della prestazione di Lukaku? Lo hai visto un po’ sottotono?
“Nel primo tempo è stato l’unico che ci ha dato un po’ di profondità e l’abbiamo servito poco. Se il possesso palla è lento lo spazio per lui non ci sta. Lui poi diventa devastante quando riesci a servirlo in area. Ha sofferto, ha lavorato con la squadra e ha aiutato di più rispetto alla gara con il Verona; io sono soddisfatto. Quando vedi un campione così sgomitare e lottare fino all’ultimo è sempre un piacere e vuol dire che lo spirito è quello giusto”.

C’è stato un calo di tensione dopo il secondo gol? Cosa è mancato in occasione del gol della Salernitana??
“Serve tempo per lavorare su queste cose. I ragazzi hanno giocato per molti anni con la difesa a 3 e e cambia la gestione degli spazi. Il tempo è poco, la colpa è anche nostra che abbiamo lavorato poco certe situazioni. Un giorno qui facciamo un po’ la fase difensiva, un po’ la linea, di chiusure, la posizione dei centrocampisti ma il tempo è poco. Anche prima di metterci a 5 sul 2-1 non è passato più uno spillo ma dobbiamo comunque migliorare ed essere molto attenti. Contro squadre forti come la Salernitana quando sbagli rischi di prendere gol e perdere punti”.

Chi vince il Superbowl?
“Non saprei, spero Kansas City ma io spero di vincere contro il Cagliari”.

La crescita di Pellegrini?
“Non mi piace parlare dei singoli, in tanti hanno fatto una gara di cuore. Non potrei pensare a un capitano migliore, per come mi ha accolto oltre all’amicizia personale. E’ serio, coinvolgente con i compagni e li aiuta. Sono stato fuori dalla Roma e non chiedevo nulla, non sono un curiosone. Ho sentito tante cose in questi anni e ho trovato un gruppo di uomini in gamba e attaccati a questa maglia che tutti amiamo. Pellegrini è il degno capitano di questo gruppo”.