CHI HA PAURA DEL DERBY DI COPPA?
di Franco BOVAIO – Al di là delle rituali dichiarazioni di facciata, tra Sarri e Mourinho chi ha paura del derby di coppa? Ce lo chiediamo perché l’impressione è che entrambi gli allenatori avrebbero fatto volentieri a meno di questa partita, che gli capita tra capo e collo in un momento delicato della stagione (forse decisivo) e che, in caso di sconfitta e conseguente eliminazione, gli creerebbe una montagna di problemi.
La Lazio, infatti, con le ultime tre vittorie consecutive in campionato ha rimesso a posto la sua classifica ed è tornata a guardare con ottimismo al futuro, tanto che Sarri ha detto di aver ritrovato la sua squadra e il suo gioco. Se perdesse il derby, però, sprofonderebbe di nuovo nel caos delle polemiche, che hanno messo in discussione anche il mister.
La Roma, reduce dal ciclo di ferro del calendario (Fiorentina, Bologna, Napoli, Juventus, Atalanta e ancora manca il Milan) ha fatto 5 punti in altrettante partite, ma con molti motivi di rammarico, perché se contro la Fiorentina fosse rimasta in 11 contro 11 probabilmente avrebbe vinto, perché a Torino non meritava di perdere e perché contro l’Atalanta ha giocato una grande partita pur con tutte le situazioni di emergenza in difesa che aveva. Proprio come l’anno scorso, quando all’Olimpico prese a pallonate i bergamaschi uscendone, però, addirittura sconfitta. Anche quest’anno il copione è stato lo stesso e allora vi chiediamo: è meglio la Roma che gioca bene ma non vince o quella che giocava un po’ meno bene (a detta di molti) ma portava a casa i tre punti? La nostra risposta è la numero due. Sempre. Perché a pallone conta solo il risultato. È su quello che si basano analisi e commenti, pagelle e considerazioni. Tutto il resto sono chiacchiere da bar. Per questo il derby deve vincerlo. Giocando bene o male poco importa.
Dunque chi ha paura del derby di coppa? Perché stavolta il risultato è fondamentale e non si può giocare per il pari. Chi lo vincerà godrà a lungo dei suoi effetti positivi, anche in campionato. Chi lo perderà ne risentirà tantissimo. È sempre un derby. Inutile girarci intorno.