Mourinho e l’elogio del raccattapalle diventato stratega
(CORRIERE DELLA SERA) Mou fa rumore anche quando sta zitto. A Reggio Emilia arrivò in conferenza stampa in portoghese, per protesta; domenica ha ordinato il Silenzio stampa dopo Roma-Fiorentina, finita in 9 per i rossi a Zalewski e Lukaku. Ieri lo Special One ha parlato con 4 foto su Instagram. Una con Burdisso (tema: i “banditi” da avere in squadra). Una con la Curva Sud che lo adora (il rinnovo di contratto).
Una con un fallaccio di Kayode su Zalewski non sanzionato da Rapuano e citazione da Cicerone (gli arbitri contro). Una con il raccattapalle a cui ha dato il “pizzino” con le marcature sui corner da dare a Rui Patricio (i dettagli decisivi). Testo: “Ero io 50 anni fa, bravo ragazzo!”. Cancellieri, ora all’Empoli, fu fatto volare oltre i cartelloni pubblicitari in Champions da Ferreyra, in Roma-Shakhtar, per recuperare il pallone che Matteo teneva in mano. Ne nacque una rissa. Caprari, ora al Monza, nel 2008 era raccattapalle in Roma-Palermo: su un corner posizionò velocemente il pallone, Taddei battè a sorpresa e Mancini fece gol. Uno schema di Spalletti. (..+.)