Bove è il capolavoro, Zalewski la gemma. Roma, il futuro con i 13 ragazzi
(GAZZETTA DELLO SPORT) Li chiama bambini, un po’ per affetto e un po’ per abitudine. Ma soprattutto se li coccola come se fossero davvero dei suoi figlioletti. Sono loro, i giovani di Mourinho, quelli che da quando è a Roma ha lanciato uno dietro l’altro. In tutto 13, con tanto di felicità anche dei Friedkin, che dalla loro valorizzazione hanno guadagnato soldi preziosi e anche parte di quella plusvalenze che hanno permesso al club di sistemare i conti in funzione degli accordi presi con la Uefa per il financial fair play.
Tredici bambini, dunque, più due big: Bove e Zalewski, che avevano già esordito con Paulo Fonseca, ma che invece sono diventati grandi proprio con lo Special One. Che li ha presi per mano e valorizzati. In particolare Edoardo Bove, uno che ha da poco rinnovato il contratto fino al 2028 e che prima dell’arrivo di Mourinho doveva andare in prestito in Serie C, alla Triestina. (…)
Poi, però, ci sono gli altri 13, quelli che Mou ha lanciato in prima squadra. Nel 2021/22 i vari Felix, Missori, Volpato e Keramitsis; nel 2022/23 Faticanti, Tahirovic, Pisilli e Majchrzak (l’unico non di proprietà della Roma, era in prestito dal Legia Varsavia) e in questa stagione Pagano, D’Alessio, Cherubini, Costa e Mannini, l’ultimo in ordine cronologico, in campo nella partita di Europa League contro lo Sheriff.