Arrivederci a febbraio, colpevolmente
di MIMMO FERRETTI – E così, come era ampiamente prevedibile, la Roma sarà costretta a passare dai play off (15 e 22 febbraio 2024, il ritorno all’Olimpico) per continuare l’avventura in Europa League. Non sono bastate 4 vittorie e 1 pareggio in sei gare per vincere un girone (molto) abbordabile ed evitare così il doppio confronto contro una squadra proveniente dalla Champions League. Bilancio parzialmente negativo o parzialmente positivo, a seconda da che punto di vista si osservi la faccenda. Certo è che, viste le avversarie del girone, dalla Roma ci si aspettava un comodo primo posto. Ma, come recita il proverbio, chi è causa del suo mal…
Se ne riparlerà colpevolmente a febbraio, dunque, contro una tra Benfica, Galatasaray, Feyenoord, Lens, Young Boys, Braga e Shakhtar. Inutile, ora, fare previsioni o pronostici: tutto dipenderà da come la Roma (e la sua avversaria) arriverà a quell’appuntamento. Sulla carta, comunque, non ci sono ostacoli insormontabili ma, come sempre, molto se non tutto dipenderà dalla Roma stessa. Intanto lunedì, dal sorteggio di Nyon (ore 13), conosceremo il nome dei prossimi avversari.
La terza e ultima partita casalinga della prima fase si è chiusa con un altro successo (3-0) che, a conti fatti, non lascerà straordinarie tracce per la goleada casalinga dello Slavia Praga, vincitrice del girone. Lo Sheriff, già battuto all’andata, ha opposto resistenza minima contro una Roma schierata con una formazione in avvio assolutamente inedita per obbligo e/o per scelte di Josè Mourinho: Bove centrale di centrocampo, ad esempio. Oppure coppia di mezzeali formata da Aouar (ancora una volta infortunato…) e Renato Sanches (in campo un’ora). Con Celik difensore centrale. Gol di Lukaku e Belotti nella prima frazione, poi allenamento in vista di Bologna, con l’esordio assoluto in prima squadra di Mattia Mannini, classe 2006, prima della rete sotto la Sud in pieno recupero di Niccolò Pisilli, classe 2004.