ROMA, RIMONTA DA CHAMPIONS
Mal di trasferta. Lo chiamano proprio così: mal di trasferta. Complicato ipotizzare un’esagerazione, dato che nell’anno che se ne sta per andare la Roma in trasferta, tra Italia e Europa, prima del viaggio a Reggio Emilia aveva messo insieme soltanto quattro vittorie. Un ruolino di marcia mediocre, confermato da alcuni dati inattaccabili: in campionato all’Olimpico la media è di 2,29 punti a partita; lontano dalla Capitale 0,83. Poi è arrivata la partita in casa del Sassuolo, preceduta da polemiche di ogni tipo, che nelle speranze dei tifosi giallorossi avrebbe dovuto rappresentare una svolta. E la svolta, se vogliamo chiamarla così, è arrivata.
Vittoria meritata (la sesta nelle ultime 8 partite, la quinta del 2023 lontano da Roma) in rimonta (e ancora con un gol nel finale) al di là delle modalità legate alla cronaca. Una Roma, stavolta per nulla superficiale, che adesso sente profumo di Champions. Con la media punti in trasferta salita magicamente a quota 1,14. Non (ancora) granché, se mai una base da cui proseguire. Decisive, ancora una volta, le mosse in corso d’opera di Josè Mourimho al momento dei cambi e pure il giusto rosso a Boloca che ha consentito alla Roma di giocare l’ultima mezzora (abbondante assai…) in superiorià numerica. E con l’uomo in più, ha vinto la partita. Con 7 tiri in porta contro 2 a confermarlo. E con Kristensen a sorpresa uomo del match.
Un tiro in porta sbagliato di Berardi, a metà primo tempo, è diventato un assist irrestistibile per Matheus Henrique appostato sul secondo palo: tocco praticamente a porta spalancata e gol dei padroni di casa, alla prima sortita offensiva della gara. E ennesima rete beccata dalla Roma con una pessima copertura sul secondo palo. Tutti a guardare il pallone, nessuno a preoccuparsi dell’avversario. Mah… Fino a quel momento, era stata la squadra di Mourinho a tenere con personalità il controllo del pallone, con un Dybala molto ispirato. Un Dybala che ha trovato due volte Consigli prontissimo alla grande parata per evitare prima il vantaggio della Roma e poi il pareggio giallorosso. Dicevamo Roma in controllo della situazione, ma poco determinata al momento di andare con la dovuta cattiveria alla conclusione. Così il possesso palla (70%) è diventato via via sterile e questo ha consentito al Sassulo di prendere fiducia e di calibrare al meglio la fase difensiva. Specie sui frequentissimi lancioni romanisti da dietro alla ricerca di uno Spinazzola mai realmente pericoloso.
In avvio di ripresa, subito dentro Azmoun e Kristensen (a riposo forzato in Europa League) al posto di Bove e Karsdorp e Roma con tre attaccanti (Dybala largo a destra). Centrocampo meno coperto, però. Lukaku spreca una super occasione tirando in bocca a Consigli di destro. Il Sassuolo (minuto 63) resta in 10, espulso Boloca tramite Var: la Roma cambia ancora, fuori Mancini e Spinazzola, dentro Pellegrini e El Shaarawy. I giallorossi premono da tutte le parti. Kristensen rimedia correttamente un calcio di rigore: Dybala trasforma. Mou subito dopo deve praticamente entrare in campo per tranquillizzare i tifosi romanisti nel settore ospiti. Roma adesso straripante. E Kristensen, per completare la sua magica serata, batte Consigli con deviazione di Tressoldi. Roma in vantaggio e con un uomo in più a otto minuti dalla fine del secondo tempo, recupero escluso. Dentro Celik, fuori Dybala per blindare i tre punti. Detto, fatto. E, a fine gara, tutti – Mourinho in testa – sotto il settore ospiti a far festa.
Bene, bene, bene.
Spero tanto si possa mantenere continuità.
Mimmo caro, tu non lo sai, ma sei una voce di casa per molti. Me compreso.
Dove ti si può sentir parlare?
Grazie
Mimmo, dicci almeno se hai in corso trattative per ritornare prestissimo in voce,
Grazie
Mimmo ti vogliamo bene