STORIA DI IERI di Diego AngelinoCAMPIONATOTOP

ROMA-UDINESE. “Storia di ieri”, riflessioni del giorno dopo…

di Diego ANGELINO – Tre punti non scontati, né semplici, per una verità invece lapalissiana: se la Roma può contare su (quasi) tutta la sua rosa, ogni partita può essere alla portata. 

La difesa non ha alternative quindi è la solita; rientra Pellegrini, per me autore di una prova sufficiente con anche qualche giocata.

Ci sono gli argentini: Dybala pare inizialmente arrancare, poi determina il match; Paredes sugli standard di San Siro e derby, quindi male. Palla quasi sempre indietro, mai l’assunzione di responsabilità di un’apertura o un lancio. 

Karsdorp evanescente a destra; Spinazzola coinvolto spesso a sinistra ma la media è di un cross buono ogni sette. Un problema atavico, quello degli esterni. 

Lukaku risulta così poco servito ma i giallorossi trovano comunque il goal: calcio piazzato e rete di testa, grande classico della casa in queste stagioni mourinhane.

Gara in controllo, rischi zero. Poi, però, col secondo tempo, la Roma permette all’ Udinese di pensare di poter fare qualcosa.

Si fiuta nell’aria la puzza di bruciato: da una palla persa da Dybala inizia l’azione che porta al pareggio di Thauvin.

Da Karsdorp a Spinazzola, passando per Rui Patricio e Ndicka, per me non ce n’è uno esente da colpe. Comunque, palla al centro e via ai cambi.

Da Azmoun reattivo a El Shaarawy elettrico; da Bove aggressivo e “verticale” a Zalewski propositivo, fino allo stesso Christensen, entrano tutti bene.

Azione del secondo vantaggio dove si esalta la qualità degli interpreti: lo stop a seguire di Dybala lo sanno fare in pochi. 

2-1 e la sensazione dei minuti precedenti che si fa certezza: non può mai finire 1-1, questo Roma-Udinese.

Dal nulla la Curva Sud intona il coro per José Mourinho, che ringrazia mano sul cuore: ripeto sempre che esiste la realtà virtuale e poi quella dello stadio.

Quinto posto, sfruttate le cadute di Lazio, Atalanta e Fiorentina ma ora serve il cambio di passo in trasferta: a cominciare dall’Europa League di giovedì, per conservare ancora qualche speranza di primo posto. 

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