La Roma di Mou va di fretta
(GAZZETTA DELLO SPORT) Come si prepara Romelu Lukaku al ritorno a San Siro dove verrà rumorosamente accolto da traditore? Segnando. E l’ottavo gol in dieci partite giallorosse non può che mantenere alta fiducia e spavalderia. La Roma non è soltanto Lukaku, d’accordo, anzi il migliore è El Shaarawy. Ma avere il suo uomo di punta in piena esuberanza psico-fisica fa scordare la latitanza forzata del duo di creativi Dybala-Pellegrini e i rattoppi che cercano di tenere legata la squadra, perché l’emergenza infortuni continua. Ma in Europa resta a punteggio pieno e la Roma è favorita per il primo posto.
La banda di Mourinho fra l’altro mette la firma sulla partita nel primo tempo, quando Lukaku è più effervescente. Mentre nella ripresa il belga, in gol per la 14′ gara di Europa League consecutiva. Sfiora il tris dopo un’ora e poi rallenta, cominciando a pensare all’Inter, fino al cambio nel finale. La squadra lo segue, lascia qualche pallone di troppo sulla trequarti con il teorico rischio di far rientrare in partita lo Slavia, ma a parte su un erroraccio di Schranz non sente troppi brividi. Mou causa squalifica vede ancora la partita dall’alto della tribuna stampa, la sua scelta d’attacco è quella della punta leggera e più girovagante accanto a Romelu: quindi El Shaarawy e non Belotti che pure nel precedente euromatch aveva infilato una doppietta al Servette. Viene ripagato, all’azzurro, manca solo il gol ma colpisce anche una traversa nella ripresa.