Special Ball: adesso Mourinho cambia tattica
(CORRIERE DELLO SPORT) Nessun catastrofismo dalla sconfitta nell’amichevole contro il Tolosa, ma indicazioni su cosa migliorare in questi ultimi dodici giorni di preparazione prima dell’esordio in campionato contro la Salernitana.
“Continuate a giocare, non lanciate lungo”, ha ribadito, anzi urlato, piú volte 11 preparatore Rapetti ai suoi nel corso della partita. E poi ancora: “Intensità e testa”. Tra alti e bassi la Roma a Tolosa è riuscita a superare le linee di pressione con il pallone tra i piedi, variando le verticalizzazioni tra interne e le vie esterne, sfruttando quindi l’ampiezza del campo con i suoi terzini a tutta fascia e le incursioni dei centrocampisti.
Solo fraseggi bassi e giocare le linee. Poi se in campo ci sono Dybala, Cristante, Pellegrini e Aouar la percentuale di successo della manovra si alza notevolmente: la velocità di trasmissione avviene tramite giocate più tecnici, quelli che con la loro qualità possono spezzare le linee avversane e trovare quelle giocate imprevedibili che possono portare alla superiorità numerica o a una situazione di vantaggio negli ultimi trenta quaranta metri. Aspettando il famoso centravanti esperto e il giovane Marcos Leonardo.
Quello che ha fatto il Tolosa, sicuramente più in forma atleticamente dei giallorossi, e che Mourinho vorrebbe vedere dall’attacco fino alla difesa. Un pressing feroce non solo sul portatore di palla, ma anche sugli altri avversari in movimento e in cerca di spazi per ricevere la sfera. Un compito dispendioso di energie, soprattutto se non portato avanti da tutti e dieci i giocatori di movimento. C’è da lavorare su questo e su altri aspetti, ma il segnale dato da Mourinho ai suoi dopo l’amichevole è di incoraggiamento: la Roma è in fase di raddopio, il lavoro portato avanti è più che positivo.