Ecco Zapata
(IL TEMPO) E alla fine arriva Zapata. Tanta attesa, tanti nomi e qualche tentativo andato a vuoto. A campionato inziato Pinto riesce a portare alla corte di José Mourinho un centravanti che la Roma cercava dal 5 giugno, il giorno dopo la fine dello scorso campionato quando la diagnosi dell’infortunio al ginocchio di Abraham ha stravolto le strategie del mercato giallorosso.
Tutto fatto con l’Atalanta e ultimi dettagli da limare con il colombiano che attende l’ok per partire verso la Capitale. Sarà un acquisto a titolo definitivo che tra parte fissa e bonus andrà a sfiorare quei fatidici 10 milioni che rappresentavano la richiesta iniziale (sui 5 il fisso). Mentre per l’attaccante classe 1991 è pronto un contratto di tre anni a cifre più alte rispetto a quelle percepite a Bergamo (dove guadagna 1.8 all’anno), sfiorando i 3 milioni.
Una telenovela che, sorprese a parte che stavolta non dovrebbero esserci, si avvia alla chiusura. Anche se nelle idee iniziali gli attaccanti da affiancare a Belotti erano due. Lo slittamento dell’arrivo di Marcos Leonardo a gennaio potrebbe suggerire la rinuncia a una punta e la speranza che fino a fine anno la coppia Zapata-Belotti garantisca continuità. Ma Pinto tiene sempre d’occhio la situazione legata a Lukaku. Per far sì che il Belga possa vestiregiallorosso servono una serie di incastri ad oggi complicati. Ma il tempo può giocare a favore della Roma. L’ex Inter è ancora nella rosa del Chelsea (seppur fuori dal progetto) e, a parte qualche voce sul Tottenham, non sembra avere pretendendi serie.
E se dovesse restare fino agli ultimissimi giorni per i londinesi si presenterebbe il problema di doverlo piazzare, con la Roma che sarebbe pronta a prenderlo soltanto nel caso in cui i Blues contribuissero a gran parte del ricchissimo ingaggio dell’attaccante. Insomma, più un sogno che una possibilità concreta. Proprio per questo il gm portoghese ha l’obbligo di cautelarsi e prendere in ogni caso un attaccante per rinforzare il reparto. Un reparto che nel caldo pomeriggio di domenica all’Olimpico ha ritrovato, anzi, trovato finalmente Belotti. Una doppietta da aggiungere ad un’ottima prestazione che mette in luce un nuovo Gallo rispetto a quello visto al suo primo anno nella Capitale. Molto più simile al Belotti di Torino che i tifosi speravano di vedere già a a partire da agosto scorso e che invece ha faticato enormemente a ritrovare condizione fisica e mentale. La gara contro la Salernitana ha messo in mostra per l’ennesima volta i limiti degli esterni giallorossi. Un reparto che non accenna a decollare e che non è stato coinvol-toi nei ragionamenti di mercato. Sulla sinistra intatta la coppia Zalewski-Spinazzola con quest’ultimo in grande difficoltà e fischiato dal pubblico), mentre sulla destra il solo arrivo di Kristensen in prestito potrebbe non bastare, anche se ad oggi sembra difficile una partenza di Karsdorp che a giugno sembrava scontata. L’olandese è entrato nella ripresa e sembra essere sereno nella Capitale, chissà che non possa riprendersi la titolarità al più presto.