ROMA-SPEZIA 2-1. Il “Pagellario” di Franco Bovaio
Ci vogliono tre falli da rigore per averne uno dal solerte Maresca e addirittura un quarto d’ora di recupero finale per portare a casa questo 2-1 che consente alla Roma di qualificarsi alla prossima Europa League. Ma ci vuole anche un tignoso e stoico Dybala (8) per portarcela. L’argentino ha giocato sul dolore, ma è stato in campo fino all’ultimo e ha voluto segnare il rigore della vittoria dopo aver subito un fallo in precedenza sul quale gli arbitri avevano sorvolato. Ad averlo avuto al massimo nella finale col Siviglia forse la storia sarebbe cambiata indipendentemente da quel figlio d’Inghilterra dell’arbitro Taylor.
L’1-1 con lo Spezia era stato segnato dall’altro migliore della serata, Zalewski (7), con un tiro cross sul quale Belotti (5) e Bove (6) erano saltati a vuoto ma ingannando il portiere spezzino.
L’insufficienza a Belotti per questa partita e per tutta la stagione, identica a quella di Abraham (stasera infortunato dopo poco minuti dall’ingresso e quindi ingiudicabile), indica subito quale deve essere il primo acquisto della Roma 2023-24: un grande e vero centravanti. Perché questi due, quest’anno, insieme non ne hanno fatto uno buono.
Sufficienti o più che sufficienti, contro lo Spezia, Mancini (6) e Smalling (6,5), Llorente (6,5, lo confermeremmo volentieri) ed El Shaarawy (6,5, un altro che dovrebbe giocare più spesso), Svilar (6) e Cristante (6,5, sempre importante). Bene anche Pellegrini (6,5) e i subentrati Matic (6,5), Wijnaldum (6) e Spinazzola (6). Malino, invece, Celik (5), che non si è ritrovato nella difesa a quattro del primo tempo, che dovrebbe essere quella che preferisce perché ha sempre giocato con questo modulo.
Infine Mourinho (6,5 per stasera). La gente lo acclama e lo vuole e la proprietà farebbe bene a confermarlo, ma dandogli una squadra più competitiva, che gli consenta di lottare più seriamente per le prime posizioni. Perché lui, con la rosa limitata che ha avuto, secondo noi ha fatto miracoli.
Per chiudere consentiteci due parole su DAZN (4), che ha trasmesso la maggior parte delle partite di campionato della Roma. Secondo noi è inammissibile che una televisione che costa quello che costa continui a far vedere il calcio con tutte le piccole interruzioni che abbiamo sopportato anche in Roma-Spezia. Perché il calcio è un’emozione che va vissuta in diretta, non a tozzi e bocconi. Seppur infinitesimali.