STORIA DI IERI di Diego AngelinoCOPPE EUROPEETOP

ROMA-BAYER LEVERKUSEN. “Storia di ieri”, riflessioni del giorno dopo…

di Diego ANGELINO – Un’altra enorme serata europea della Roma, che ottiene quel tipo di risultato auspicato da Mourinho in vista della battaglia di Leverkusen. 

In meno di sei minuti i tedeschi vanno due volte vicino al goal; pressing alto, giocatori tecnici e veloci: avversario indubbiamente scorbutico.

Dybala e Wijnaldum non sono nemmeno a mezzo servizio: giocoforza in campo ci va la coppia Abraham-Belotti. 

L’italiano si impegna ma le giocate migliori sono in fase di ripiegamento; l’inglese non riesce quasi mai a difendere palla e a far salire bene la squadra.

Per andare vicino al goal serve Ibanez sulla consueta pennellata da fermo di Pellegrini: capitano in spolvero fisico e in un importante lavoro da gregario per tutto il match.

La squadra di Xabi Alonso è talmente veloce che, per la prima volta in stagione, ho inizialmente visto Matìc in leggera difficoltà nella gestione del pallone. 

Situazione che andrà dissolvendosi nel corso dalla partita, con i venti minuti finali, al contrario, dove il serbo è in cattedra a gestire il vantaggio.

Possono dare il giusto Spinazzola e Celik: chi per difficoltà fisiche; chi per limiti tecnici. Però lo fanno con abnegazione e, anzi, il turco avrebbe l’occasione per celebrare un’azione iniziata con sgroppata e tunnel dell’esterno di Foligno. 

La firma sulla partita la mette Bove e non è una casualità: il suo dinamismo è fondamentale per rompere il gioco e servire Abraham, che calciando, fa la cosa migliore della sua serata; la freddezza e la qualità del centrocampista – così come contro l’Udinese – sono determinanti per il tap-in. 

Da Roma-Milan Bove è tra i migliori in campo: oggi parliamo di un titolare da far riposare a Bologna in vista della trasferta europea.

Chi, da anni, è titolare e tra i migliori in campo è Bryan Cristante: che ieri, con lo spirito del difensore di razza, va a coprire la porta dopo il tentativo di frittata tra Rui Patricio e Ibanez. 

Da Tommasi a Cristante, passando per Lima e Perrotta è destino del giocatore “tattico” venire apprezzato dagli allenatori e, con molto ritardo, dalla maggioranza dei tifosi.

Giovedì ci si gioca tutto, domenica a Bologna non poco: per fortuna, a gestire questo delicato momento, la Roma ha quel Numero Uno che va tenuto qualunque sia l’epilogo