RASSEGNA STAMPATOP

MONCHI “A Roma non mi hanno dato tempo, ma al 95% è colpa mia”

(IL MESSAGGERO) L’ex DS giallorosso, Ramón Rodríguez Verdejo, meglio noto come Monchi, ha prlato al quotigiano romano in vista della finale di Europa League tra Siviglia e Roma. Queste le sue risposte:

Prima o poi doveva capitare d’incrociarvi nuovamente, non trova?
“Eh sì, felice che accada in una finale. Se mi avessero chiesto con chi avrei voluto giocare questa gara, non avrei avuto dubbi. Avrei detto la Roma”.

Voglia di rivalsa?
“Ma no, ci sono stati tanti momenti belli. Ho provato a fare il meglio possibile ma è vero che ho sbagliato. A Siviglia mi aspettano, a Roma no. Non ho avuto il tempo per correggere i miei errori. Guardando indietro ci sarebbero tante cose che non farei più”.

Ad esempio acquistare Pastore?
“No, non è giusto parlare dei singoli. Con lui ho sbagliato, punto. Ma il grande errore è stato quello che dovevo capire meglio cosa era la Roma. Cosa rappresenta per la città, i tifosi e la stampa. E quando l’ho capito era tardi”.

Quando andò via disse che non aveva potuto fare il Monchi. Cosa intendeva?
“Semplice, non ero me stesso. Mi è mancata la conoscenza, come le dicevo prima. La responsabilità per il 95% è mia”.

Le cose positive che invece ritiene di aver lasciato?
“Mi fa piacere ricordare Pellegrini, si merita tutto quello che gli sta accadendo. A Roma c’è stata una prima stagione dove è andato tutto bene con il terzo posto e la semifinale di Champions. Quando rimontammo il Barça tornai a casa alle 2 di notte e c’era gente che mi aspettava per festeggiare. Nella seconda non ha funzionato nulla”.

Sorpreso dalla cessione di Zaniolo?
“A me sembra un calciatore fortissimo ma non posso giudicare la scelta di venderlo. Se è stato vicino al Siviglia? No, non abbiamo questa forza economica”.

A proposito di allenatori, che ne pensa di Mourinho?
“José è un allenatore top, quindi è adatto ad un top club come la Roma. E la vittoria della Conference lo conferma”.