Capitale con vista europea
(LEGGO) L’incognita Dybala e la nuova Odissea dei tifosi. Manca una settimana alla finale di Europa League col Siviglia e nella capitale è un mix di emozioni tra attesa, paura e viaggi della speranza per raggiungere Budapest dove anche la Joya spera di partire dal primo minuto. L’argentino ieri si è sottoposto a terapie alla caviglia colpita duro da Palomino nonostante i due giorni di riposo concessi da Mou. L’obiettivo è tornare in finale come fece Pogba nel 2017 sempre con lo Special One in panchina: il francese rimase in tribuna nelle ultime gare di campionato per poi essere decisivo contro l’Ajax.
Intanto si moltiplicano i noleggi di pulmini e auto che porteranno i tifosi da Roma a Budapest. Molti di loro hanno il biglietto della partita ma sono impossibilitati a raggiungere via aereo la capitale ungherese a causa della cancellazione di tutti i voli diretti e dell’esplosione dei prezzi per le città vicine come Vienna o Trieste. Altri rischiano di cadere nella trappola dei bagarini che vendono a oltre 700 euro il prezioso tagliando. Altri ancora cercheranno di “rubare” i biglietti dedicati ai tifosi del Siviglia per poi sfruttare l’assenza di barriere nella Puskas Arena. Ieri sull’argomento è intervenuto anche De Rossi: «In molti mi chiedete i biglietti ma non posso rimediarli. Non verrò nemmeno io, si diploma un pezzo di cuore quel giorno». Occhio infine ai regolamenti di conti in Ungheria: gli ultras polacchi dello Slask Wroclaw sfrutteranno il gemellaggio con quelli del Ferencvaros per complicare la trasferta ai tifosi spagnoli.