STORIA DI IERI di Diego AngelinoCAMPIONATOTOP

ROMA-UDINESE. “Storia di ieri”, riflessioni del giorno dopo…

di Diego ANGELINO – C’è la realtà virtuale; poi, c’è la vita vera dello stadio. Come sette anni fa – quando l’Olimpico stava con la Roma, impersonificata da Capitan Totti e non con l’attuale allenatore del Napoli –  oggi il catino giallorosso appoggia, senza indugi, Lorenzo Pellegrini.

Non è una serata facile: l’Udinese è squadra fisica; la Roma è reduce dalla coppa, circostanza che ha mietuto molte vittime nelle gare di campionato italiane ed europee.

Turnover ragionato e scelte sagge di Mourinho; come Pellegrini a ridosso di un Belotti versione assistman: per il numero 7 meno compiti difensivi e, forse anche per questo, una vitalità – pure nei contrasti, tutti vinti – assente da tempo. 

Va urlato fortissimo proprio perché si è vinto: prestazione raccapricciante di Giua. Si era capito dopo 40”: fallo da ammonizione di Bijol su Belotti, nemmeno fischiato. 

Imbarazzante l’attesa per concedere il rigore alla Roma, dopo la “parata” di Pereyra; vergognoso non assegnare nemmeno punizione per la testata che costringe Wijnaldum a uscire; senza parole la mancata seconda ammonizione di Success che spinge a terra Mancini. 

Bene i difensori, con Smalling sempre una tacca sopra a tutti e con Llorente che vorrei vedere giovedì: pulito, ordinato, difficile pensarlo lasciarsi andare a colpi di testa, in una serata che non concederà appelli.

Cristante garanzia consueta (peccato il rigore) e stoico nel restare in campo “bendato”; Wijnaldum a sprazzi ma, quando va, si fa sentire; Bove bravissimo a segnare, stoppando al meglio un pallone complicato; ingenuo nell’avviare involontariamente l’azione del rigore ospite.

Per fortuna ci pensa Rui Patricio a togliere alla Roma e ai suoi tifosi 20’ minuti di sofferenza: gran parata sul rigore e velleità avversarie domate definitivamente.

Cambi in vista di giovedì: Spinazzola entra sulla falsariga di Rotterdam: male. Poi, però, bella palla in mezzo per Abraham: 3-0 e goal che dà morale anche all’inglese.

Da sottolineare il lavoro di Belotti – ancora a quota 0 in campionato – compresa la bellissima palla servita a Pellegrini: rete del 2-0 su azione, che mancava da una vita. 

Quante ore ci separano da giovedì?