ROMA-FEYENOORD 4-1. Il “Pagellario” di Franco Bovaio
Stasera il voto è unico : 10 a tutti. Da Mourinho al pubblico. Perché è stata una notte da lupi, una notte da campioni, nella quale ogni giallorosso in campo, in panchina , sugli spalti ha fatto la sua parte. Sarebbe ingiusto, in una notte come questa, dare un voto in più ad uno che ad un altro. Stasera sono stati tutti campioni e il 10 se lo meritano tutti, perché hanno giocato una partita che è già diventata leggendaria nella storia della Roma. Con un Matic monumentale, un Pellegrini capitano degno dei due predecessori che lo guardavano dalla tribuna (Totti e De Rossi), Dybala che stasera era Messi e Spinazzola ed El Shaarawy che sono stati gli altri goleador di serata e non solo.
E Rui Patricio che ha parato tutto e Cristante che è stato un gigante. Più forti di tutto e di tutti : della sfiga e dei pali, dei gol annullati e degli infortuni di due leader come Wijnaldum e Smalling. Stasera la Roma è rinata tre volte dalle sue ceneri : dopo l’infortunio dell’olandese che l’ha costretta a cambiare modulo e a ritrovarsi ; dopo quello dell’inglese , arrivato tre minuti dopo le sostituzioni di Mourinho e dopo il gol dell’1-1 del Feyenoord a dieci minuti dalla fine.
Quando molti pensavano che era finita, ma i romanisti no, perché la Roma si e il Feye-no, anche stavolta, oggi come poco meno di un anno fa. E la Roma è rinata sempre perché ha segnato quattro reti da squadra con i suoi campioni. Alla faccia di chi dice che gioca male e critica il leader che la sta conducendo con mano decisa e mentalità vincente : mister Mourinho. Lo special one giallorosso. Uno che è sempre meglio avere con se che contro.