RASSEGNA STAMPATOP

Amarezza Roma

(IL TEMPO) Due punti persi… e tanta rabbia per come si è consumato il pomeriggio all’Olimpico per l’ennesima volta sold out: ormai non è più una notizia. Novantatré minuti di nulla, o meglio di dominio più o meno marcato della Roma che, come sempre, non riesce a concretizzare tutto ciò che crea. Poi, in quattro minuti, succede tutto: Abraham fin lì evanescente (come al solito), trasforma un buon assist di Celik nel gol che cambia tutto. L’Olimpico esplode perché sa benissimo quanto sia importante in chiave Champions vincere questa gara: l’inglese corre sotto la Sud che più volte lo aveva criticato per la poca concretezza sotto porta e sembra il lieto fine di una favola sportiva.

E invece no, perché la Roma è sempre la Roma e nei tre minuti che restano nel cronometro di Orsato, riesce nel gran capolavoro di far pareggiare il Milan: è tutto vero. Cross dalla destra di Leao (vera ira di Dio che ha devastato la fascia sinistra del campo dimostrando una supremazia fisica impressionante) e Saelemaekers non deve far altro che aspettarla dietro a una difesa in debito di ossigeno e di Smalling, ovviamente: piattone e palla tra le gambe di Rui Patricio… fate voi. Cala il silenzio, parte qualche imprecazione poco televisiva e non c’è nemmeno il tempo di realizzare perché arrivano i tre fischi finali: amarissimi. Eppure, se alla vigilia qualcuno avesse chiesto ai romanisti di prendere un punto col Milan a scatola chiusa, il 99% di loro avrebbe detto di sì.

Però, oltre ai numeri, alle statistiche e alla cabala ci sono i fatti e come si sviluppano: quella di ieri per la Roma è stata un’occasione persa come sottolineato da Mou a fine gara. Non solo, ma si continua ad allungare la lista degli infortuni: una vera e propria ecatombe. Ormai siamo nella fase in cui si infortunano anche i sostituti dei sostituti. Kumbulla fuori dopo quattordici minuti con il crociato da operare (quasi sicuramente): era in campo al posto di Llorente che a sua volta sostituiva Smalling. A Bove, entrato anche lui al posto di Belotti (frattura della cartilagine costale), è uscita una spalla, che poi però è rientrata e probabilmente potrà far parte del gruppo in vista del turno infrasettimanale che mercoledì porterà la Roma a Monza.

Trasferta che salterà invece Matic in diffida e ammonito da Orsato: gravissima perdita per Mourinho che perde il cervello del centrocampo, un uomo in questa fase della stagione quasi insostituibile.

Ma questa Roma ormai è abituata a stupire. Anche ieri, al netto delle assenze e dell’emergenza, è riuscita a tener testa al Milan e a dimostrare quanto sia cresciuta. Ora sarebbe il momento di avere qualcosa indietro dalla Dea Bendata che fin qui ha solo tolto alla Roma: della serie la fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo!