ROMA-REAL SOCIEDAD 2-0. Il “Pagellario” di Franco Bovaio
Alla Roma c’è un gruppo di giocatori unito e coeso, nel quale tutti remano dalla stessa parte e tutti si aiutano. Se c’è qualcuno che ha un merito per questo è Mourinho (8), mettetevelo tutti in testa. La sua forza è nella mentalità che dà ai suoi giocatori, nella determinazione nel raggiungere il risultato che gli sa infondere, nella coesione del gruppo. Poi, secondo noi, questa Roma gioca come si deve fare a calcio. Emblematica l’azione dell’1-0: tre passaggi e si va in gol. Questo è il calcio. Non duecento passaggi orizzontali che portano solo ad uno sterile possesso palla. L’azione parte da un gran recupero del pallone di Karsdorp (7), che entra in entrambi i gol, visto che anche il secondo nasce da un angolo che si procura lui con la grande incursione che fa sulla fascia. Lui passa il pallone a Dybala (7), che si fa sessanta metri di campo palla al piede e lancia in area Abraham (7), che gli fa il movimento giusto, si libera del difensore come deve fare un attaccante e la gira sul secondo palo per El Shaarawy (7), che arriva da novanta metri di corsa per buttare dentro quel pallone insieme a tutto lo stadio. Tre passaggi con i quali la Roma ribalta l’azione e si porta in vantaggio. Calcio, semplicemente calcio. Questo per noi è “il bel gioco”, unito ad una difesa imperforabile, basata su Mancini (7) e Smalling (7), che non fanno passare mai nessuno. Bene anche Llorente (6,5), benissimo Kumbulla (7), che vive la favola della serata. Reduce da un periodaccio, diventato la terza scelta dopo Ibanez e l’appena arrivato Llorente, entra solo perché questo si fa male e segna di testa il 2-0. Bravo. Il ragazzo ha carattere da vendere, perché non è la prima volta che reagisce alle avversità.
Come vedete abbiamo dato a tutti bei voti perché è stata una gran bella Roma, ma un po’ di più degli altri meritano Cristante e Matic (7,5 ad entrambi), perché hanno cantato e portato la croce, coperto e costruito, dettato i tempi a tutti i compagni. Un po’ meno Pellegrini (6,5), perché nell’occasione del palo degli spagnoli va moscio sull’avversario. Molto bene Belotti (7), che dà tutto quello che ha e tiene la palla e prende i falli e diventa protagonista; bene Spinazzola (6,5) e Wijnaldum (6,5), che mettono in campo tutta la loro personalità. E bene Rui Patricio (6,5), quasi mai impegnato, come è d’abitudine per questa Roma granitica, che nelle 7 partite che ha giocato in casa nel 2023 ha conquistato 7 vittorie con 11 gol fatti e 0, nessuno, subito. Secondo noi questo è il calcio, questo è il bel gioco.