Il mal di gol di Mou: solo 19 gol in 16 partite
(LA REPUBBLICA) Due spaventi, tre punti e troppi sbadigli. Tra i tanti pensieri che hanno occupato al mente dei tifosi giallorossi dopo la stentata e noiosa vittoria della Roma contro il Bologna, almeno due sono stati fugati. Zaniolo e Dybala stanno bene e puntano alla sfida di domenica contro il Milan. Un doppio sospiro di sollievo dopo le preoccupazioni di mercoledì sera. Per il numero 22 si è trattato soltanto di una botta al ginocchio, mentre l’argentino ha accusato dei forti crampi, dovuti alla lunga inattività tra infortunio e un Mondiale vissuto quasi da spettatore. Ieri lavoro di scarico per entrambi per essere pronti già a lavorare in gruppo in vista di San Siro.
Mourinho ha urgente bisogno di gol e sa bene che molto dipende dalla salute di Dybala. La Roma segna poco e quando lo fa è per merito dell’argentino, vedi il rigore contro il Bologna. Ma serve fare di più. Diciannove gol fatti è un saldo inaccetabile (decimo posto in Serie A) e vincere sempre di misura, soffrendo e non creando, è un gioco troppo pericoloso. Su nove vittorie in campionato, sette sono arrivate con un solo gol di scarto. Un corto muso che esalta i pragmatici e annoia gli esteti.
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La Roma da mesi ha smesso di essere pericolosa in attacco dopo un inizio di stagione in cui creava tanot e sbagliava di più. Prima del Napoli Mourinho professava calma: “Non siamo difensivi. Non segniamo perché sbagliamo tanti gol. Magari domani con tre tiri facciamo tre gol”. Una sentenza. Fino ad ottobre la Roma era stata nettamente la squadra che sprecava di più in Serie A. Se prima creava ma sprecava, ora la Roma non crea, né segna.
Ma la classifica parla comunque di una posizione ancora in linea con gli obiettivi stagionali. Perché qualcosa che funziona c’è: la difesa. La Roma subisce pochi gol, quattordici, che ne fanno la quarta difesa del campionato. La coperta è corta, ma ancora c’è. La chiave di volta deve arrivare dagli attaccanti. A partire da Abraham che Mourinho vuole recuperare già da San Siro.