Roma, devi evitare la crisi di gennaio
(CORRIERE DELLO SPORT) Due indizi, si sa, possono essere solo una coincidenza. Serve quindi il terzo per fare la prova che tutti attendono dalle parti di Trigoria: dimostrare che la famosa “crisi di gennaio”, il più classico dei tormentoni post-natalizi in casa Roma, è soltanto un ricordo.
I due indizi sono le ultime due stagioni, in netta controtendenza rispetto alle precedenti: nel 2020-21 Fonseca si presentò alla sosta tenendo stretto tra le mani il terzo posto, con 27 punti in 14 giornate, a -7 dal Milan capolista, e finì il mese di gennaio con 40 punti, sempre in zona Champions a -4 dalla vetta.
Nel 2021-22 la Roma di Mourinho salutò i suoi tifosi con 32 punti in 19 partite. Abraham e compagni si trovavano al sesto posto, a -6 dal quarto e a -14 dall’Inter capolista. A fine gennaio, dopo il successo per 2-4 a Empoli e nonostante un avvio preoccupante, la situazione era identica: ancora sesto posto, 38 punti, -6 dalla zona Champions e -15 dalla vetta.
La crisi di gennaio è stata per molto tempo una tassa da pagare per qualsiasi allenatore. Ora a Mourinho viene richiesto uno step in più: non soltanto mantenere il ritmo, ma accelerare per dare la svolta alla stagione. Dal 4 al 29 gennaio i giallorossi scenderanno in campo 6 volte con una media di una partita ogni 4,1 giorni. Insomma, è un inizio di 2023 che somiglia al tour de force vissuto già in chiusura di 2022.