Pressing su Mourinho: incontro in Portogallo per convincerlo a guidare la nazionale
(CORRIERE DELLO SPORT) A Faro è arrivato il faro. Non sarà il gioco di parole più originale del mondo, ma rende bene l’idea di che cosa, in questo momento, José Mourinho rappresenti per il Portogallo. Se Cristiano Ronaldo, l’uomo che con Mou ha reso il Portogallo immortale nel mondo del calcio, vive un momento in cui la sua luce non è così brillante, quella di Mou è più splendente che mai.
Mourinho è chiamato, ancora una volta, ad essere il salvatore della patria. Dove per patria si intende Trigoria ma anche il Portogallo. Da Lisbona a Faro fino ad Albufeira: ad ogni spostamento in direzione Algarve alla domanda su Mourinho la risposta è sempre la stessa: “Eu gostaria!”. Tradotto: “Magari!”. I tifosi portoghesi sognano lo Special One sulla panchina della nazionale, convinti che possa essere l’uomo ideale per idee ma soprattutto grinta e carisma per risollevare una squadra uscita a pezzi dopo la sconfitta contro il Marocco ai quarti di finale.
Già ieri sera c’è stato un incontro importante per tracciare una prima idea su quello che potrebbe essere il ruolo di Mourinho all’interno della nazionale portoghese, per capire se possano esserci i margini per un doppio incarico Portogallo-Roma.
Lontano da occhi indiscreti, il procuratore del tecnico, Jorge Mendes, e il suo collaboratore Valdir Cardoso hanno incontrato il presidente federale Fernando Gomes: in un albergo con la massima privacy le parti hanno discusso del possibile ingaggio dello Special One, per il quale, comunque, la Roma resta una priorità assoluta.
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