DIVAGAZIONI ROMANISTE… Sogni e bisogni giallorossi
di Franco Bovaio – I sogni aiutano a vivere meglio, perché quando sogni tutto sembra possibile e l’umore migliora. Così noi tifosi della Roma vediamo il Mondiale e sognamo come potrebbe diventare più forte la nostra squadra. Che qualche pecca ce l’ha. Eccome se ce l’ha.
Allora guardiamo la Croazia e ci convinciamo che tipi come Modric, Gvardiol e Lovren ci farebbero davvero molto comodo. Modric ci sistemerebbe il centrocampo, al quale da anni manca l’uomo di personalità, carisma, piedi buoni e geometrie. Proprio uno come lui, insomma. Ma è vecchio, ci dicono. Si, certo, ha 37 anni. Ma sembra molto più giovane di tanti suoi colleghi di centrocampo che, magari, hanno dieci primavere meno di lui. Perché di testa e di piede a questi gli prende una pista. E poi pensate davvero che uno come lui non possa brillare in un campionato come il nostro, dove si gioca a ritmi lenti e nel quale tanti giocatori normali, che abbiamo visto anche al Mondiale, sono considerati fenomeni o campioni?
Gvardiol, poi, il pilastro della difesa croata insieme a Lovren. Gvardiol ha 20 anni, è forte, tosto, insuperabile, gioca nel Lipsia, che è stato bravo a prenderlo dalla Dinamo Zagabria quando nessuno lo conosceva o si era accorto di lui. Tanto che lo ha pagato solo sedici milioni di euro. Ora dicono che è nel mirino del Real Madrid, che lo pagherà molto molto di più, ovviamente. Per noi romanisti sembra davvero un sogno impossibile da realizzare. Però, come scrivevamo all’inizio, sognare aiuta a vivere meglio. E allora in questi giorni prenatalizi lasciateci sognare quanto sarebbe bello avere al centro della nostra difesa l’uomo in maschera di questo Mondiale.
Anche se ci accontenteremmo pure del suo collega di reparto Lovren, che di anni ne ha 33 e gioca nello Zenit S.Pietroburgo, in Russia. Per lui vale lo stesso discorso fatto per Modric. Perché è integro e solido e siamo sicuri che dalle nostre parti farebbe la differenza anche alla sua età.
Un altro che ci ha fatto pensare a quanto sarebbe bello averlo con noi è il centrocampista marocchino Ounahi. Quel numero 8 che Luis Enrique, dopo l’eliminazione della sua Spagna, ha nominato più volte in conferenza stampa indicandolo proprio con il numero, perché non si ricordava il nome. Ma anche lui è un altro che ormai costa tantissimo. Ha 22 anni, gioca nell’Angers, nella Ligue 1 francese e sarebbe stato il caso di notarlo prima. Perché è un moto perpetuo e ci ricorda il francese Kanté quando giocava nel Leicester campione d’Inghilterra con Ranieri.
Sono quattro giocatori dei quali la nostra Roma avrebbe molto bisogno, perché deve rinforzare il centrocampo e aggiungere un pezzo forte in difesa.