STORIA DI IERI di Diego AngelinoCAMPIONATOTOP

SASSUOLO-ROMA. “Storia di ieri”, riflessioni del giorno dopo…

di Diego ANGELINO – La Roma non riesce a ottenere la quinta vittoria esterna consecutiva. Forse, però, lo sfogo di Mourinho può rappresentare lo spartiacque della stagione: come fu, un anno fa, dopo il Bodo e, ancor più, la Juventus.

Non sorprende la scelta di Shomurodov accanto a Zaniolo, dal 1′. L’uzbeko è mobile ma, quando il 22 lo serve coi tempi giusti, fallisce l’occasione del vantaggio. Non me la prendo perché sceglie di non ridare palla proprio a Zaniolo, solissimo in area: è un attaccante e ci sta che tiri ma, sicuramente, poteva e doveva far meglio.

Zaniolo, a proposito: tra i migliori a livello di interpretazione della gara e del momento, continua a essere trattato in maniera ignobile dagli arbitri italiani. Subisce fallo, non glielo fischiano e la storia si conclude con lui ammonito per proteste.

Con Matic in regia si vede sempre qualcosa di diverso: perlomeno, il primo pensiero del serbo non è quello del retropassaggio o dell’appoggio orizzontale ma il filtrante o il cambio di gioco.

Passaggio indietro che è diventato un brutto vizio di Zalewski: da uno con le sue qualità ci si aspetta punti l’uomo, lo salti e crei superiorità numerica. Sul buon cross di Celik davvero non si poteva fare un po’ meglio?

Entra Abraham e si nota subito il buon piglio: il (gran) goal di testa è il naturale epilogo della prestazione. Rete che arriva su uno dei rarissimi cross indovinati dalla Roma, effettuato da un difensore centrale.

Quel Mancini che, fosse finita all’80’, avrebbe fatto davvero un’ottima partita. Passano però 5′ e il suo posizionamento non perfetto sul lancio di Kyriakopoulos, si aggiunge a quello di Karsdorp e alla chiusura mancata di Smalling su Pinamonti. Rui Patricio – poco prima salvifico su Traoré, come nei migliori momenti della scorsa stagione – stavolta non può nulla.

Finisce 1-1 e, da lì, inizia un’altra gara: quella di Mourinho, che cerca di smuovere calciatori, DS e Società in vista della ripresa della stagione. Cui la Roma deve affacciarsi con i tre punti, non negoziabili, di domenica prossima.