STORIA DI IERI di Diego AngelinoCOPPE EUROPEETOP

ROMA-LUDOGORETS. “Storia di ieri”, riflessioni del giorno dopo…

di Diego ANGELINO – Con grande carattere, la Roma si prende la qualificazione ai sedicesimi di Europa League.

Primo tempo dove si nota subito la scarsa intesa tra le due punte, all’interno delle singole difficoltà di entrambi: Abraham involuto e, quasi sempre, alle prese con scelte sbagliate; Belotti, lontano dalla porta, dove i suoi limiti tecnici vengono fuori più nettamente.

Eppure la Roma parte bene, sfiora il goal con Pellegrini e Ibanez che, a un passo dal portiere, la prende di schiena.

Poi ci si allunga e in mezzo al campo si apre una voragine: quella in cui si infila Rick, che fa tutto il campo e trova il goal della vita, anche perché Smalling corre all’indietro anziché corrergli incontro. 0-1 all’intervallo e fischi (prima di cori di incoraggiamento) degli oltre 60.000 dell’Olimpico.

Nella ripresa è un’altra Roma, negli uomini e nella testa. L’importanza dei dettagli: il ricorso per Zaniolo. Eccolo il 22 in tutto il suo splendore: forza fisica e qualità per ribaltare la partita.

Col fondamentale contributo di capitan Pellegrini: due rigori di rara freddezza, col pallone dal peso specifico non quantificabile, vista anche la (scarsa) considerazione che a lui riserva parte della tifoseria. Non oso immaginare ne avesse sbagliato uno…

So che è strano e i romanisti non sono abituati ma le decisioni dell’arbitro e del VAR sono tutte corrette: la Roma, anzi, può recriminare per le costanti perdite di tempo avversarie e per un fuorigioco (che non c’era) di Zaniolo a ridosso dell’area segnalato senza attendere la
fine dell’azione, da valutare poi con la revisione video.

Il merito maggiore del successo di ieri va, comunque, rintracciato in chi siede in panchina: cambia formazione in corsa correttamente; difende Vina e dà una carezza a Volpato (ottimo in fase offensiva); punzecchia la Lazio e le mette ulteriore pressione in vista di domenica.
Il calcio, se l’obiettivo è vincere, non è solo fatto di bel gioco, diagonali e sovrapposizioni.