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Corsie d’emergenza. La Roma sbanda ai lati

(IL MESSAGGERO) Uno. Sommando tra l’altro la voce assist più quella dei gol. Sarebbe già anomalo, dopo 15 partite, per un calciatore che di ruolo fa l’esterno (non il terzino) in una difesa a tre. Figuriamoci se la statistica si allarga a Karsdorp, Celik, Spinazzola e Zalewski.

Dovevano essere il fiore all’occhiello della rosa, si stanno rivelando l’anello mancante. Soprattutto se si rapporta il loro rendimento con quello delle altre big della serie A. L’Inter può annoverare 5reti e 4 assist. Il Napoli, che gioca a quattro dietro, ha un totale di 7 assist e una rete. C’è poi il Milan di Pioli che ha totalizzato 3 assist e 2 reti. Allegri è a quota 8 assist e 1 gol. L’Atalanta ha totalizzato 4 assist e una rete. Anche la Lazio di Sarri che sinora di terzini ne ha impiegati soltanto tre (Marusic, Lazzari e Hysaj) ha collezionato un assist in più (2).

Numeri che evidenziano come uno dei problemi principali sia quello legato alle fasce e anche ad un’altra voce che per un esterno dovrebbe essere il pane quotidiano: il cross. La Roma con i 4 esterni in rosa in 15 gare è riuscita a totalizzarne 74 ma soltanto 14 sono quelli riusciti: nemmeno uno a partita.
Il solo Dimarco nell’Inter ne ha collezionati 78 e 35 sono andati a segno. Vien da sé che per migliorare la manovra offensiva della squadra, serve che il poker giallorosso alzi la qualità e la frequenza delle giocate. Se Karsdorp è pronto a salutare a gennaio (Juventus, Marsiglia e Olanda le probabili destinazioni), l’arrivo di uno tra Bellerin e Odriozola, al momento i due nomi più papabili, potrebbe non bastare. Alla Roma serve un giocatore alla Perisic. Chissà se potrà diventarlo Solbakken.