ROMA-NAPOLI 0-1. Il “Pagellario” di Franco Bovaio
Se ti difendi per novanta minuti può capitare che subisci il gol di uno dei campioni avversari e perdi la partita. Ma se affronti una squadra nettamente più forte, che viene da dieci vittorie consecutive e segna in media tre gol a partita che fai? La affronti a viso aperto? Allora sei un folle. Dunque, secondo noi, la Roma ha fatto la partita che doveva fare e a Mourinho (6,5) diamo la sufficienza piena perché la fase difensiva giallorossa è stata perfetta, a parte quell’azione in cui Smalling (6), come al solito uno dei migliori, si è fatto scappare Osimhen. Un errore da cinque in pagella, ma dato che l’inglese ha retto alla grande per tutto il resto della gara gli diamo lo stesso la sufficienza.
Come la diamo a Rui Patricio (6), incolpevole sul gol bellissimo di Osimhen e autore di buone parate. Sufficiente anche Ibanez (6), meglio Mancini (6,5), che aveva di fronte il fenomeno Kvaratskhelia e non lo ha fatto muovere.
Bene Cristante (6), che ha combattuto in mezzo al campo, meglio Camara (6,5), che è stato un leone e, per noi, il migliore in campo della Roma. Karsdorp (6) è tornato titolare con autorità, Spinazzola (6) non è ancora lui, ma ce la sta mettendo tutta per tornare ad esserlo. Pellegrini (5,5) sottotono, come Abraham (5,5), che si è impegnato molto, è stato mal assistito perché la squadra aveva il compito di difendere e non di offendere, ma non ha neanche tenuto un pallone per far respirare la difesa. E questo è il motivo del voto. Lo stesso di Belotti (5), praticamente nullo.
Zaniolo (6), invece, ha lottato e ha dato l’impressione di poter essere l’unico in grado di impensierire la difesa napoletana. Ingiudicabili Vina, El Shaarawy, Shomurodov, Matic, perché hanno giocato troppo poco e in ruoli diversi da quello di Belotti, che mette più in evidenza il calciatore e, dunque, permette di giudicarlo.
Leggendo le pagelle vedete che prevale il segno 6. Perché la Roma ha giocato da 6 e se Osimhen non si fosse inventato la prodezza nell’unica occasione che ha avuto avrebbe strappato il pareggio che voleva. Se … Ma con i se e con i ma non si fa né il calcio, né la vita, né la storia.