Roma inquieta. Una Joya, tanti dolori
(IL MESSAGGERO) La Roma avanza in classifica ma continua a perdere i pezzi: questa volta perde il pezzo più pregiato, Paulo Dybala, che segna su calcio di rigore la rete del 2-1 contro il Lecce e si tocca subito la coscia.
Mourinho in avvio tiene in panchina Abraham e sceglie Belotti, dà respiro pure a Spinazzola (si rivede Viña nell’undici) e Matic, spazio al recuperato Pellegrini. Proprio da una sua giocata la Roma va avanti dopo sei minuti: il capitano giallorosso pennella sulla testa di Smalling che firma il vantaggio. La partita gira dalla parte della Roma, almeno in teoria, con l’espulsione suggerita dal Var e forse fiscale di Hjulmand per un’entrata su Belotti. Il Lecce, però, è vivo e la Roma conclude poco e, quando lo fa, è imprecisa. Da un’azione di Banda nasce l’angolo dal quale scaturisce il pari di Strefezza. La Roma va al trotto, non uccide le partite e le soffre. I tre punti arrivano ma con sofferenza, senza mai brillare.
Il tecnico nella ripresa inserisce Abraham e Spinazzola per il non arrembante Viña e l’impalpabile Zaniolo che ha preso pure un colpo alla testa. L’inglese rimedia un rigore e Dybala timbra il settimo gol stagionale, ma si fa male calciando e lascia il campo immediatamente. Arrivederci al 2023, salvo miracoli.