A volte i favoriti perdono
(IL TEMPO) Mai vendere la pelle dell’orso prima di averlo ucciso. E’ il messaggio lanciato da José Mourinho a poche ore dal big match di questa sera all’Olimpico contro il Napoli. Sia perché la sua Roma è già riuscita a frenare due volte gli azzurri di Luciano Spalletti durante la scorsa stagione (dopo otto vittorie consecutive la squadra azzurra fu bloccata sull 0-0 all’Olimpico proprio dai giallorossi) ma, soprattutto, perché non bastano i favori del pronostico per vincere le partite sul campo: «Loro sono primi in classifica, ed esserlo dopo dieci gare ha già un significato – spiega il portoghese – quando sei primo dopo due o tre non conta nulla ma dopo dieci sì. Giochiamo contro i primi in classifica, però abbiamo il diritto di provarci e di pensare che vogliamo giocare. L’opinione generale è che il Napoli sia favorito. Ma, a volte, il favorito perde».
Il tecnico tornerà a schierare Zaniolo dal 1′, dopo averlo lasciato inizialmente in panchina durante la trasferta di Genova vinta grazie al rigore trasformato con sicurezza da Pellegrini nella fase iniziale dell’ultima sfida di campionato. Proprio a Marassi il numero 22 è entrato in campo nel modo giusto durante la ripresa, un atteggiamento che ha stupito positivamente il tecnico giallorosso: «Deve ancora crescere, capire il gioco e migliorare la sua interpretazione. E’ in una fase di maturazione, sta dimostrando una crescita dal punto di vista della gestione delle emozioni. Di solito quando inizia dalla panchina è triste, pensa più a lui e meno alla squadra. Contro la Sampdoria invece ha soltanto aiutato la squadra. Ha capito la mia interpretazione della partita e che entrando dalla panchina avrebbe aiutato la Roma a vincere. È una fase di crescita che mi piace tanto».
Forse è anche per questo che la squalifica inflitta dalla Uefa al suo attaccante, appare come un’ingiustizia agli occhi di Mou: «Tre turni di squalifica per lui sono allucinanti, non capisco. Anche il rosso che ha preso, poteva essere benissimo un giallo. Una giornata era già una punizione importante, tre mi sembrano troppe. Quando si parla di Zaniolo è tutto troppo. Devo difenderlo, non l’ho voluto fare prima del comunicato della Uefa. Non sono contento perché non lo avrò per due partite, ma sono ancora più triste per le sensazioni che vivrà il giocatore». Nessuna anticipazione invece sulla strategia studiata per provare a stoppare la cavalcata del Napoli. E quando gli viene domandato come pensa di neutralizzare Kvaratskhelia, Mou risponde con una battuta: «Magari se passa vicino a me, se posso dargli un calcio…».