Quanti infortuni col calendario senza tregua
(GAZZETTA DELLO SPORT) Tutte le big hanno in infermeria almeno un top player. In questa classifica ben poco confortante, Juve e Roma staccano di poco la concorrenza, ma il comune denominatore rimangono i tanti (troppi) infortuni che stanno caratterizzando questo avvio di una stagione irripetibile. Dopo la compressione dei calendari causa pandemia infatti stavolta ci si mette il Mondiale invernale che costringe tutti – anche chi come noi in Qatar non andrà – a stravolgere programmi e preparazioni. Una sosta di 50 giorni – dal 13 novembre agli inizi di gennaio – nel pieno dei giochi non si era mai vista e, si spera, mai si rivedrà. Di fatto tutte le squadre hanno dovuto anticipare la ripresa – primo match ufficiale il 13 agosto, con relativo caldo – e provare ad aumentare i carichi di lavoro per ottimizzare questa prima fase che le costringerà a 15 giornate di campionato.
Con diversi turni infrasettimanali, anche le piccole sono costrette a ricorrere al turnover. Quelle più jellate sono la Juve, che forse paga anche la scelta di avere puntato su diversi acquisti con 28 o più anni per tornare subito a vincere, e la Roma, con Mourinho che già lamentava una rosa meno profonda delle rivali e che ha perso in sequenza Wjinaldum, messo k.o. da un compagno in allenamento, Zaniolo (spalla), Kumbulla ed El Shaarawy per problemi muscolari. Anche Abraham è caduto male sulla spalla a Udine, ma lunedì a Empoli dovrebbe tornare.