MOURINHO “Tante palle gol, tanto dominio e controllo. Rigore era netto”
Al termine del match perso contro l’Atalanta, Mister Mourinho ha parlato ai microfoni di Dazn. Queste le sue parole:
Partita subito in salita con lo stop di Dybala…
“Era la partita più facile da vincere in questa stagione. Contro Monza e Cremonese non abbiamo dominato per 90 minuti, oggi sempre. Si può immaginare Paulo (Dybala, ndr) cosa avrebbe fatto con così tante occasioni. Avrebbe potuto segnare, ma questo è immaginare. Grande partita nostra, tante palle gol, tanto dominio e controllo contro una squadra che si è difesa molto molto bene ed è una qualità, oltre al fatto che hanno avuto fortuna in alcuni momenti”.
Cosa è successo durante l’espulsione?
“Niente con Chiffi e niente di particolare con Hateboer. Noi volevamo giocare e loro hanno battuto sapendo che non avrebbero potuto riprendere il gioco. Hanno buttato una palla lunga per Hateboer per perdere tempo e io volevo fermare questa azione, che aveva solo un obiettivo, ovvero perdere tempo. Con Hateboer non è successo niente”.
C’era tensione accumulata?
“Elettricità sì perché la squadra giocava benissimo, aveva bisogno di continuità e ritmo, che è ciò che voglio. Emozioni assolutamente controllate, nessun tipo di problema. Il rigore su Zaniolo nel primo tempo è chiarissimo. Io ho cercato di parlare con Chiffi dopo la partita. Lui mi ha detto che non è mai rigore se il giocatore non si butta e quindi dato che voglio essere il miglior allenatore devo cambiare il discorso con i miei giocatori, devo dirgli che si devono buttare perché sennò non ti dà il rigore. Gli ho chiesto di dirmi se non avesse dato rigore perché il calciatore era rimasto in piedi, ma lui non mi ha risposto in modo obiettivo”.
Cosa le ha detto?
“Dipende dalle situazioni, dalle interpretazioni. Per me non ci sono interpretazioni, è rigore: cerca di dare continuità all’azione, ma non riesce a farlo perché Demiral commette fallo. Non c’è storia. Se bisogna fare il pagliaccio, che ne abbiamo tanti in questo campionato, e la piscina, io devo cambiare discorso da allenatore”.
Teme una sanzione disciplinare? La reazione è stata importante.
“Importante? Io sono entrato in campo e se il regolamento dice che non si può fare mi butta fuori e non c’è più storia. Non inventare qualcosa che non è esistito”.