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Ultimatum Belotti

(IL TEMPO) Adesso il tempo non è più alleato della Roma nella corsa a Belotti. Perché arrivare alla vigilia della prima giornata di campionato da disoccupato non era certamente nei piani del Gallo, che fino ad oggi ha aspettato la Roma – affascinato all’idea di lavorare con Mourinho – ma adesso sta prendendo in considerazione l’idea di accettare una delle altre offerte arrivate al suo entourage nel corso dell’estate. Non si tratta ancora di una rottura ma l’idea di iniziare la stagione senza una squadra non piace al giocatore. Dal giorno dell’addio al Torino infatti, ha svolto tutta la preparazione estiva in maniera individuale. Alla porta dell’attaccante hanno bussato diverse squadre estere e, se l’interessamento della Roma non dovesse concretizzarsi a breve, è probabile che Belotti decida di fare le valigie per provare un’esperienza lontano dall’Italia: in Francia Monaco e Nizza hanno presentato da tempo le loro offerte mentre nelle ultime settimane anche un paio di club turchi hanno sondato il terreno.

A Trigoria non vorrebbero lasciarsi sfuggire l’occasione ma, al momento Tiago Pinto non può chiudere: senza la cessione a titolo definitivo di uno tra Shomurodv e Felix, non arriveranno nuovi rinforzi per il reparto offensivo. E per adesso nessuno dei due è vicino a lasciare la Capitale. La trattativa con il Bologna per Shomurodov si è raffreddata – le parti sono distanti – mentre per Felix non sono ancora arrivate offerte ufficiali. Inoltre il generalmanager sta facendo i conti con il «nodo fuori rosa». Oltre a Felix e Shomurodov, Pinto deve provare a piazzare 7 giocatori che non fanno parte dei piani dello Special One e da metà luglio si allenano a Trigoria senza mai entrare in contatto con la prima squadra.

Per Kluivert, oltre al Fulham, nelle ultime ore si sono fatti vivi due club italiani, oltre a una squadra spagnola e una portoghese. Dunque collocare l’olandese non sembra essere un problema troppo grande. Stesso discorso per Calafiori e Providence, che entro fine agosto troveranno una sistemazione. Il vero problema è rappresentato da Riccardi, Coric, Bouah e Bianda, che stanno respingendo ogni offerta e a bilancio pesano per 4.5 milioni lordi. Riccardi, che guadagna 700mila euro, ha rifiutato la Spal mentre Coric (1.8) ha preferito tornare nella Capitale piuttosto che restare allo Zurigo. Bouah non ha estimatori e pesa a bilancio per 1 milione, così come Bianda che percepisce lo stesso ingaggio di Riccardi. A questi si aggiunge Diawara, intenzionato a restare da esiliato al Fulvio Bernardini pur di non ridursi lo stipendio.