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Roma toda Joya

(IL TEMPO) Lassù c’è solo la Roma. La quarta giornata di campionato deve ancora completarsi, tra oggi e domani altre tre squadre possono salire a quota dieci punti, ma almeno per un giorno la vetta della classifica è tutta giallorossa, grazie alla miglior partenza dal 2014/15. E il Milan campione d’Italia intanto finisce dietro dopo il pari in casa del Sassuolo.

Monza annichilito all’Olimpico, dove inizia a splendere la stella di Dybala e arriva la prima vittoria netta. Merito di una Roma che mette subito le cose in chiaro e può gestire il resto della gara senza sforzarsi troppo. Rispetto a Torino Mourinho cambia i due esterni e fa riposare inizialmente Smalling, confermando il centrocampo Matic-Cristante e Pellegrini nel tridente con Dybala e Abraham. La tensione della partita si scioglie dopo 18 minuti, quando l’argentino fa esplodere l’Olimpico, ancora una volta pieno, con il suo primo, bellissimo gol in giallorosso. Lanciato da un colpo di testa in acrobazia di Abraham, dallo stop di coscia al successivo controllo in corsa fino alla bordata di sinistro, l’1-0 è un inno alla Joya.

Passano altri 14 minuti e la gara è chiusa: ancora Abraham sfrutta il clamoroso errore di Marrone per involarsi in area e Dybala è più lesto di Carlos Augusto e dello stesso Marrone a catapultarsi sulla respinta del portiere Di Gregorio. È la rete numero 100 in Serie A dell’ex juventino, la sua intesa sempre più affinata con il centravanti inglese – che ha dato chiari segnali di crescita dopo la strigliata motivazionale di Mourinho a Torino – è la migliore notizia della serata.

Quella cattiva sono ancora una volta gli infortuni, stavolta entrambi di natura muscolare: Kumbulla ed El Shaarawy raggiungono Wijnaldum e Zaniolo in infermeria e indeboliscono una rosa già considerata «corta» da Mourinho. Positive le prestazioni di Celik e Zalewski, Matic conferma che con ritmi più blandi sa far valere tutta la sua esperienza e qualità.

A inizio ripresa la squadra di Stroppa prova ad affacciarsi un paio di volte nell’area romanista, ma ancora una volta sono i giallorossi a segnare con il «solito» gol da calcio d’angolo: altro assist di Pellegrini e testata di Ibañez. Un 3-0 giusto che sarebbe potuto arrivare prima sulle occasioni di Pellegrini e Abraham. A quel punto Mourinho inizia a pensare a Udine. Standing ovation per Dybala e Zalewski, dentro El Shaarawy e Spinazzola. C’è tempo anche per l’esordio di Belotti, dentro insieme a Bove all’80’ e accolto con calore dai romanisti. Il Gallo potrebbe fare gol al secondo pallone toccato ma calcia addosso a Di Gregorio. Infortuni a parte, va benissimo così.