Mourinho si scatena, cinquina allo Shakhtar
(CORRIERE DELLA SERA) Una città che già sogna, l’Olimpico pieno in una notte d’estate, Mourinho in panchina scatta selfie e e fotografa le tribune, felice. Si gode lo spettacolo. Troppa Roma per lo Shakhtar Donetsk, che da bravo sparring partner non crea troppe preoccupazioni alla formazione giallorossa in quella che doveva essere, e lo è stata, una serata di festa, certificata dal 5-0 finale. Un punto di contatto tra la fine della passata stagione, terminata con la vittoria della Conference League, e l’inizio di questa, che sperano i romanisti porti altri successi. “Ripartiamo con lo stesso entusiasmo dello scorso anno, verso altre vittorie”, il pensiero di capitan Lorenzo Pellegrini, che ha aperto la serata con un gran gol arrivato al termine di un’azione in velocità, che ha visto protagonisti Zaniolo, Dybala, emozionato per il trattamento che gli hanno riservato i tifosi, e Abraham.
I Fab Four o Fantastici Quattro, la piazza romana non ha ancora deciso, che Mourinho ha schierato contemporaneamente e che hanno deliziato i 65 mila presenti con giocate di alta scuola. Uno schieramento così offensivo da sembrare improponibile, ma lo Special One ha dimostrato in passato di riuscire a far coesistere tanti talenti. Sul campo non c’è stata storia, ben oltre il 5-0 finale, con le reti di Pellegrini, Mancini, l’autorete di Konoplya e i gol del giovane Bove e di Zaniolo. Il numero 22 è stato applaudito da tutto lo stadio prima, durante e dopo la partita, chiaro segnale anche in chiave mercato: il popolo romanista ha scelto, e Nicolò va tenuto per provare a vincere qualcosa di più importante rispetto alla Conference League.