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ROMA CLUB. Inaugurato oggi il Roma Club Fornaci “Agostino Di Bartolomei”

Agostino Di Bartolomei ha ancora il potere di unire i romanisti di ogni generazione, comprese quelle che non lo hanno visto giocare, ma lo hanno soltanto sentito raccontare da chi c’era prima. La cosa non sorprende, perché quello del Capitano è un nome il cui carisma è stato tramandato intatto, come un gioiello che il tempo non ha avuto il potere di opacizzare. 

Nel giorno dell’inaugurazione del Roma Club Fornaci, nel cuore dello storico rione a due passi da San Pietro, alla presenza di Ubaldo Righetti tra gli altri, ci siamo intrattenuti con Federica Cicchinelli, neo Presidentessa, la quale ci ha spiegato innanzitutto come è nata l’idea di riportare in vita il Roma Club Fornaci di Via Paolo II, al civico 28. 

La voglia c’era da tempo; possiamo dire che lo striscione era ripiegato ma non è stato mai del tutto ammainato; la vittoria della Conference ha fatto il resto come volano di entusiasmi e spinta a una nuova aggregazione. A quel punto, ci siamo guardati in faccia e abbiamo anche riflettuto sul fatto che a Roma un club intitolato ad Agostino non c’era. 

Nel quartiere quanti sono, in percentuale, i tifosi romanisti? Domanda retorica

Tantissimi…per diplomazia diciamo il novantanove per cento…e tutti hanno dato una mano con il passaparola…per questo il nostro numero di iscritti cresce in modo esponenziale! 

Agostino Di Bartolomei per te…

Per me, che avevo otto anni all’epoca del Tricolore del 1983, il “Capitano dei capitani”; il suo esempio come uomo prima di tutto e di conseguenza come calciatore. Ho sempre negli occhi e nelle orecchie la sua espressione e il suo tono di voce mentre, intervistato da Giampiero Galeazzi dopo “quel” Roma – Avellino, parla del vessillo e della nave da condurre in porto. Ogni tanto mi viene in mente un paragone con l’epoca contemporanea…lasciamo stare. Ecco perché non abbiamo avuto esitazioni, al momento della scelta del nome, che ci rende oltremodo orgogliosi. E permettimi di ringraziare la signora Marisa e il figlio Luca, che hanno dato subito il benestare e si sono detti felici dell’iniziativa.

Da quali attività inizierà la vita del Club? 

Lo striscione tornerà all’Olimpico per Roma – Cremonese, da quel momento in poi la nostra presenza al seguito della Roma sarà costante; da lì, una serie di eventi a tema; posso già annunciare che a dicembre porteremo in teatro un’opera d’autore su Agostino. È solo il primo passo…

Cosa chiedereste a Mourinho e ai Friedkin

Non mi permetto di fare richieste specifiche, anche se come ogni tifoso spero che si possa fare il meglio per la Roma. Una cosa in particolare mi piacerebbe chiederla alla società, prima di ogni altra cosa: portate la Coppa a Di Bartolomei, questo sì.