CONTE “Mourinho? Lottiamo contro superpotenze, c’è rispetto”
(SPORT MEDIASET) Tottenham-Roma significa anche e soprattutto il remake di una delle rivalità più piccanti tra allenatori: da una parte Antonio Conte, dall’altra Josè Mourinho. Durante il loro soggiorno in Inghilterra, i due hanno dato vita ai più animati battibecchi sulle panchine di Chelsea e United. Da “clown” a “piccolo uomo”, dall’area tecnica all’area stampa, i due tecnici se ne sono dette di tutte i colori. Alla vigilia della gara amichevole ad Haifa però, Antonio Conte vuole stemperare: “Ora abbiamo un rapporto di reciproco rispetto, la storia del calcio ha dimostrato quello che siamo. In passato, comunque, sia io che lui abbiamo avuto problemi anche con altri tecnici. Abbiamo la massima stima l’uno dell’altro. E domani ci saluteremo in modo normale”. E sulla Conference League: “Sono contento l’abbia vinta la Roma”.
La faida tra Conte e Mou risale al 2016, quando quest’ultimo non digerì le plateali esultanze del primo e menzionò “quegli allenatori che fanno i pagliacci a bordocampo”. La risposta di Conte fu perentoria: l’allora tecnico dei blues stuzzicò lo Special One attribuendogli la “demenza senile”. Al che, Mou rincarò la dose così: “Non serve che lui mi ricordi che ho commesso degli errori e che ne commetterò altri. Però posso dire che io non sarò mai squalificato per calcioscommesse”. L’ultima parola toccò a Conte, che lo accusò di essere rimasto un “piccolo uomo”. Il battibecco si prolungò nel mezzo di principi di rissa tra campo e tunnel nelle partite tra United e Chelsea
Oggi però Conte vuole sotterrare l’ascia di guerra. “La Roma e noi abbiamo lo stesso obiettivo: contrastare le superpotenze che comandano in Inghilterra e in Italia. Entrambi stiamo lavorando bene e quindi può essere un buon paragone. Noi ce la dobbiamo vedere con Manchester City, Liverpool, Arsenal, Manchester United, mentre i giallorossi con squadre importanti come Inter, Milan e Juve”. L’ex tecnico di Juve, Chelsea e Inter torna anche sulla squalifica dei suoi Spurs dalla ultima Conference League, vinta poi proprio dalla Roma di Mou: “Non è stato onesto per il club e i calciatori. Potevamo essere protagonisti e arrivare fino in fondo. Visto che non l’abbiamo vinta noi, comunque, sono contento che l’abbia vinta la Roma