La rivoluzione di Josè nella Roma Caput Moundi
(LA REPUBBLICA) In pochi avevano seriamente ipotizzato il successo della rivoluzione culturale che aveva programmato Josè Mourinho. Un ex marziano, ormai; oggi dominatore dell’ambiente romano. “Chi pensava (temeva?) che fosse arrivato a Roma solo per dare un ulteriore scossone al proprio conto in banca o per rinvigorire il proprio ego, ha toppato clamorosamente la previsione. Il portoghese, pur confermando la sua straripante abilità nel gestire la vita fuori da un rettangolo di gioco, li ha zittiti direttamente sul campo. La sua Roma è una squadra che nel giro di poche settimane ha capito cosa fare, come farlo e quando farlo. Contro qualsiasi tipo di avversario. Ha trovato una città pronta a mettersi ai suoi piedi, ma non se ne è approfittato. Ha soltanto continuato a fare quello che aveva sempre fatto, ovunque era stato. Lui non parla, spiega. E così convince. Regala certezze. A giocatori e tifosi. Mou non è solo l’allenatore della Roma: è il suo avvocato, il suo commercialista, il suo amante, il suo tutto. Qualcuno potrebbe obiettare: solo fortuna, casualità. Ognuno è libero di pensare ciò che vuole, ma ci sono numeri che difficilmente possono essere smentiti. E che rappresentano la verità. Non di parte, ma oggettiva. Assoluta. E chi non l’accetta, fa parte del gruppo “Mou logora chi non ce l’ha”.