Lumicino Champions
(IL TEMPO) La sorpresa nell’uovo di Pasqua della Roma è una piccola speranza ritrovata per la Champions. Ora la Conference League può aspettare, Mourinho ha riacceso i fari sul campionato e, a maggior ragione dopo lo stop a sorpresa col Bologna di una Juve in difficoltà, i giallorossi hanno il dovere di provarci domani a Napoli. Sarà una Pasquetta piena di significati al Maradona, dove Spalletti deve rispondere ai successi delle milanesi per credere ancora nello scudetto, mentre la Roma ha la possibilità di portarsi a tre punti dal quarto posto.
Una prospettiva impensabile fino a qualche settimana fa, ma la serie di risultati utili e qualche frenata juventina hanno riacceso un lumicino. Ma bisogna pure guardarsi indietro, perché se sognare la Champions non costa nulla c’è ancora da lottare contro Fiorentina, Lazio e Atalanta per un posto in Europa League. Mourinho a Napoli se la giocherà al massimo e ha deciso di restare in silenzio alla vigilia. La preparazione alla gara non cambia nonostante le festività, stamattina allenamento e successivo pranzo a Trigoria, poi nel pomeriggio si parte con il treno per Napoli.
Tutti i calciatori della rosa sono a disposizione, compreso uno Spinazzola in rodaggio. Ieri ancora una seduta divisa in due gruppi, con lavoro differenziato per i titolari di giovedì scorso con il Bodo. Il tecnico dovrebbe cambiare al massimo un paio di pedine nella formazione di domani, possibile un turno di riposo per Cristante e Mkhitaryan che hanno bisogno di rifiatare. Pienamente recuperato Pellegrini, uscito dalla sfida col Bodo con una caviglia gonfia ma ieri in campo coni compagni, Zaniolo punta a giocare insieme al capitano a supporto di Abraham.
Sarebbe la seconda consecutiva da titolare per il talento ritrovato, che potrebbe rappresentare l’arma in più in questo finale di stagione. Oggi verranno sciolti gli ultimi dubbi al termine della rifinitura, con la squadra che tornerà un blocco unico agli ordini di Mourinho del suo staff. La Roma e il portoghese avrebbero preferito un altro arbitro per una sfida così cruciale rispetto a Di Bello, con il quale non riescono a vincere da 9 partite di fila.
Quest’anno ha diretto ad esempio la gara di Coppa Italia in casa con l’Inter, ammonendo Mourinho per imprecisati motivi. «Dopo il 2-0 è cambiata la partita e anche l’arbitro – disse quella sera con polemica ironia lo Special One – prima tanti gialli erano lì e non li ha dati. Fino al secondo gol loro è stato bravissimo, solo un arbitro di qualità può fare questo». Non incoraggiano neppure i precedenti match tra Napoli e Roma diretti dal fischietto di Brindisi: due successi per gli azzurri, uno 0-2 all’Olimpico e un 4-0 al Maradona.
Stavolta Pellegrini e soci non potranno contare neppure sull’apporto del tifo. Allo stadio attesi circa 30mila spettatori ma la trasferta di Napoli continua a essere bandita ai romanisti dalla morte di Ciro Esposito nel 2014. La vendita dei biglietti è vietata ai residenti nella Capitale e provincia, a differenza di quanto accade quando i campani giocano all’Olimpico. Dopo 8 anni, forse, sarebbe il caso di provare almeno a eliminare questa disparità.