VITESSE-ROMA. A PRIMA VISTA di Paolo MARCACCI
Su un terreno è un altro sport, anche se non sapremmo dire quale. Aveva ragione Mourinho, da vendere, quando aveva stigmatizzato le condizioni del prato del Gelderome alla vigilia.
Detto ciò, una Roma quasi titolare, anche se mancante di pedine fondamentali, avrebbe dovuto imporre maggiormente la sua maggiore, enormemente maggiore caratura tecnica. Anche se Zaniolo si è preservato e andava tolto prima; se Oliveira prima del gol ha faticato ad avviare il fraseggio e chi più ne ha più ne metta.
All’Olimpico, a ridosso del derby, potrà gestire il vantaggio di partenza su un vero campo di calcio, anche se non perfetto, la Roma, che questa competizione l’ha messa nel mirino da tempo ma che non deve pensare che il coefficiente di difficoltà possa restare questo, nel prosieguo, perché nel frattempo è diventata un’Europa League 2. Quindi non lasciamoci irretire dalle chiacchiere di chi dice che equivale a un torneo da bar, perché sarebbe la critica pronta nel caso in cui…ve lo diciamo più in là.